ACQUASANTA TERME – “Nell’epoca in cui proliferano i centri commerciali, noi ripartiamo dalla bottega. Dal recupero della manualità, della capacità di dialogo, di incontro e di riscoperta dell’ingegno umano”.

Con queste parole il Vescovo di Ascoli Piceno, S.E. Mons. Giovanni D’Ercole, ha introdotto nel pomeriggio del 14 dicembre l’incontro di presentazione del progetto “Botteghe della Speranza” che ha visto ad Acquasanta Terme l’inaugurazione della prima struttura.

Una Bottega su due piani, che si affaccia sul corso del comune a cavallo della Salaria, e sul futuro di tutte le persone che vorranno provare a rimettersi in gioco attraverso il lavoro e la formazione professionale.

Un progetto che mira al “recupero della tradizione – ha sottolineato il Vescovo – perché queste zone hanno il grande vantaggio di avere dei maestri di vita”.

160 metri, tra stanze, aule e laboratori, per convogliare esperienze ed energia, la “Bottega della Speranza” punta tutto sulla professionalità, sulla bellezza e sulle risorse del territorio. “Perché solo da qui, e con le forze che ognuno di noi può mettere in campo, è possibile risalire” ha sottolineato don Paolo Sabatini, presidente dell’associazione Laboratorio della Speranza” che ha dato il via al progetto sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia (che ha raddoppiato il contributo di una raccolta fondi promossa attraverso la piattaforma di crowdfunding Eppela) e dal Sermig di Torino (Servizio Missionario Giovani – L’Arsenale della Pace).

In programma ci sono corsi di formazione professionale gratuita per i residenti dei centri del cratere: idraulico, imbianchino-decoratore, organizzatore di eventi-wedding planner, birraio, manutentore del verde, guida naturalistica. E ancora, falegnameria, e-commerce e un negozio gestito dai ragazzi che, in questo modo, avranno la possibilità di conoscere tutto quello che occorre per portare avanti una attività.

“Vorremmo – ha detto don Paolo Sabatini – che sugli scaffali del negozio ci fossero i prodotti tipici delle zone colpite dal sisma. Abbiamo trovato dei canali per venderli in Vaticano, per distribuirli lontano. Vogliamo insegnare ai ragazzi a gestire questo negozio, a lavorare il legno, la pietra, a specializzarsi con i corsi di lingue. Nella Bottega c’è spazio per imparare ma anche per insegnare: chi ha conoscenze da trasmettere, venga, è il benvenuto”.

“Noi c’eravamo già dal primo giorno – ha ricordato con emozione Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, presente per l’occasione -, per condividere con voi questa tragedia. Abbiamo lavorato in silenzio ed in silenzio continueremo a sostenere i vostri progetti”.

“Ringrazio il nostro Vescovo – ha detto il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni– che è stato vicino al nostro comune in molte situazioni e ci ha dato una mano, sia economica che morale. Un aiuto che a me è servito per gestire tante situazioni. Ringrazio Don Paolo, in particolare, perché ha capito che bisognava ripartire da qui, da tutte le tradizioni e i mestieri che il terremoto rischia di spazzare via. Per questo oggi inauguriamo la Bottega della Speranza e mi auguro che tanti giovani e tante persone del territorio capiscano che si deve ripartire dalle risorse di cui è ricca la nostra terra”.

Il Centro di aggregazione nasce dall’esigenza di coniugare tradizione e mestieri tipici del territorio, innovazione e formazione professionale. Non un negozio, ma una bottega in cui “si impara l’arte, e si guarda avanti”. Previste attività per ogni fascia d’età: dai bambini ai ragazzi, dai giovani agli adulti, agli anziani. In primo piano: formazione professionale specialistica con una serie di corsi gratuiti per tutti i residenti dei comuni terremotati, studio del territorio, creazione di una rete che dia propulsione ai progetti e interventi a sostegno dell’occupazione

Taglio del nastro anche per la ludoteca “Ricostruire le storie”, realizzata dalla cooperativaL’albero della vita con il sostegno della Fondazione Mediolanum Onlus, progetto che ha vinto il secondo premio del bando “Infanzia al centro” lanciato dalla stessa Fondazione.

In primo piano: rimozione dei traumi e ridefinizione dei luoghi di aggregazione, con un’attenzione particolare all’infanzia e all’adolescenza.

Presente all’inaugurazione il presidente della Fondazione “Albero della Vita Onlus”, Ivano Abbruzzi, che ha ripercorso la storia dell’associazione, attiva in Italia e all’estero, che si occupa da sempre di bambini in difficoltà.


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