SPINETOLI – La questione non è più locale: l’incendio della palazzina di via Tevere destinata ad ospitare 37 migranti, avvenuto nella notte di Capodanno, diventa ancora una volta una notizia di portata nazionale. Nessuna dichiarazione ufficiale del sindaco di Pagliare del Tronto Alessandro Luciani (Pd) nella giornata del 1° gennaio, quando si è assistito anche ad una mobilitazione che ha portato diversi attivisti a manifestare davanti alla Prefettura di Ascoli e ad una delegazione ad incontrare il Capo di Gabinetto Giuseppe Dinardo.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco Luciani, che nei mesi scorsi è stato al centro di un’aspra contesa politica dopo la manifestazione cittadina contro l’arrivo dei migranti organizzata da un comitato cittadino e la partecipazione anche di Casapound e Lega Nord.

“Non rilascio dichiarazioni in questo momento perché prima di farlo vorrei parlare con il Prefetto in modo da avere un quadro il più chiaro possibile di quanto accaduto – afferma Luciani – Ovviamente si tratta di un fatto gravissimo. Si rischia di originare un meccanismo di sfogo che è poco adatto a quella che è la realtà di Pagliare, magari con speculazioni nazionali”.

 


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