ASCOLI PICENO – “La giustizia civile nelle Marche ha marciato in maniera migliore e più sollecita lo scorso anno (24.699 pendenze; -5%), con un forte recupero dell’arretrato patologico cioè le cause che durano più di tre anni in primo grado o più di due in appello”.

A riferirlo è il presidente facente funzione della Corte d’appello di Ancona Eugenio Cetro anticipando i dati illustrati all’apertura dell’Anno giudiziario delle Marche ad Ancona.

A frenare la rincorsa, positiva su tutti gli uffici il distretto anche per i tempi delle cause di lavoro, però, lo scorso anno ci ha pensato l’impennata di richieste di protezione internazionale (oltre 2.100; +35%) che valgono un sesto delle pendenze degli uffici competenti ad Ancona.

Ma anche i rinvii delle cause civili e penali del 2016 per il terremoto soprattutto nei tribunali di Ascoli Piceno e Macerata.

Sull’arretrato patologico ci sono però differenze tra gli uffici: ad Ancona solo il 14% delle cause è ultratriennale mentre a Macerata la percentuale sale al 41%.

Permangono le carenze di personale amministrativo, non colmate dalle ultime assunzioni: solo negli uffici delle procure su 221 posti di pianta organica mancano all’appello 37 addetti.


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