ASCOLI PICENO – Proprio in questi giorni la Polizia Provinciale ha tracciato un bilancio delle attività di selecontrollo dei cinghiali attuate in stretta sinergia con l’Ambito Territoriale di Caccia e con l’ausilio dei proprietari o conduttori dei fondi agricoli. Gli interventi sono stati attuati in ottemperanza alla legge 157 del 1992 per prevenire, gli enormi danni provocati all’agricoltura dagli ungulati e gli incidenti stradali causati dagli stessi animali selvatici favorendo, nel contempo il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema. A breve in Regione verranno approfondite le proposte che derivano da questa esperienza nata in Provincia come best practice.

Le operazioni mirate di contenimento sono state effettuate dalla Polizia Provinciale con tempestività non appena segnalate le situazioni di criticità. In 4 mesi di monitoraggio ed intervento sono stati neutralizzati 116 esemplari nelle seguenti zone di ripopolamento e cattura: Ascoli Piceno 32, Castignano 7, Ripatransone 48 e 12 in zona libera, Offida 2, Cossignano – Montalto Marche 15.

Vorrei rivolgere un plauso ed un apprezzamento alla Polizia Provinciale per l’impegno profuso con competenza – dichiara il Presidente dell’Atc Alessandro Spaccasassi – vorrei sottolineare inoltre l’ottima collaborazione instaurata con i rappresentanti del mondo agricolo e con Regione e Provincia per affrontare un problema molto sentito, tenuto conto che le segnalazioni provenienti dal territorio per quanto concerne i danni provocati dai cinghiali all’agricoltura e per incidenti stradali ammontano complessivamente a circa 800 mila euro. Auspico – conclude Spaccasassi – che la Regione possa consentire di passare dalle attività di selecontrollo con metodo di ‘braccata’ anziché ‘girata’ coinvolgendo un sempre maggiore numero di agricoltori muniti di licenza di caccia e cacciatori abilitati“.


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