ASCOLI PICENO – Il maltempo colpisce l’Italia dopo un mese di gennaio che ha fatto registrare un calo del 31% delle precipitazioni rispetto alla media storica che aggrava la situazione già grave di deficit idrico con il 2017 che si è classificato in Italia come l’anno piu’ secco dal 1800.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea che evidenzia per gennaio una forte differenziazione territoriale con il nord in cui è caduta il 5% di acqua in piu’ mentre forti cali si sono registrati nel centro (-50%) e nel mezzogiorno (-45%).

“Non solo disagi dunque, l’arrivo del maltempo con la pioggia e la neve – sottolinea la Coldiretti – è importante per ripristinare le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi. A preoccupare è invece – continua la Coldiretti – l’accumulo di neve sulle piante che puo’ provocare con il peso la rottura dei rami ma soprattutto il freddo e il gelo dopo un gennaio bollente che ha fatto registrare temperature massime superiori di 3,3 gradi le medie storiche che hanno provocato la fioritura anticipata delle piante da frutto”.

“Il cambiamento repentino – spiega Coldiretti – mette in pericolo gli alberi da frutto che si stavano risvegliando sotto il tepore di una finta primavera e la raccolta dei frutti primaverile ed estiva poiché i mandorli sono già in fiore e le gemme di albicocchi e peschi in fase di apertura sono particolarmente sensibili al maltempo. L’andamento schizofrenico dell’inizio dell’anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si stanno manifestando in Italia con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità”.


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