ASCOLI PICENO – Il centrodestra ha presentato il suo candidato al collegio uninominale della Camera alle prossime elezioni in programma il 4 marzo, il presidente del Consiglio comunale di Ascoli Piceno Marco Fioravanti di Fratelli d’Italia, su cui c’è stata la convergenza anche di Forza Italia, Lega e Noi per L’Italia. Presente l’assessore e vicesindaco di Ascoli Donatella Ferretti, candidata per Forza Italia nel listino per Montecitorio.

“Se devo pensare ad una parola per sintetizzare questa campagna elettorale e quello che stiamo per fare – esordisce il candidato trentaquattrenne del centrodestra –  mi viene in mente una parola di tre lettere: Noi, su due livelli. Noi come centrodestra, siamo infatti l’unica coalizione presente a livello nazionale, gli altri sono partiti singoli, ci sono una pluralità di idee ma tutti hanno rinunciato a qualcosa in nome dell’unità, per me è una grande responsabilità e mi dà una grande energia il fatto che abbiano scelto me, un noi che è un arricchimento in contrapposizione all’io. Ma è un noi anche come atteggiamento, un donare con gratuità senza anteporre interessi personali ma guardando all’interesse comune. E’ stato un flusso naturale la mia candidatura, senza nessuna forzatura e sempre pensando al bene comune. Voglio confrontarmi con le varie associazione perché voglio essere un alfiere del territorio, è mia intenzione incontrare tutti i vari ordini professionali, gli artigiani, entrare nelle fabbriche per ascoltare tutte le problematiche e le esigenze del territorio per farle mie. Voglio portare un nuovo modo di fare politica, i temi continueranno ad essere elaborati durante gli incontri”

“Il nostro programma è basata su quattro pilastri – prosegue Fioravanti – tutti ovviamente legati al territorio: innanzitutto il terremoto: il fallimento politico, amministrativo ed umano è sotto gli occhi di tutti, bisogna invertire subito la rotta, le persone devono poter tornare nelle proprie abitazioni. Le casette, che non sono bastate neanche per tutti, hanno avuto costi talmente alti che sarebbe stato meglio ricostruire subito. Bisogna attrarre investimenti, anche per dare risposta a quelle piccole e medie imprese che nonostante le difficoltà hanno continuato a lavorare ed a sostenere quei luoghi, bisogna ridargli un sito produttivo, rendendo grazie alla loro storia e dandogli prospettive”.

“Il secondo pilastro sono le infrastrutture, su principalmente due fronti: non è pensabile che a Pedaso si interrompa il collegamento stradale per San Benedetto del Tronto, il nostro primo impegno sarà chiedere fino a lì le 3 corsie dell’autostrada, le gallerie sono già predisposte, e chiedere con forza a Trenitalia più fermate della Freccia Bianca a San Benedetto, equiparandolo a Pesaro. C’è poi il collegamento della Salaria, è fuori dal tempo impiegare 2 ore e mezza per percorrere i 230 km che ci separano da Roma; il collegamento renderebbe inoltre tutte le Marche attrattive da un punto di vista turistico”.

“C’è poi il tema del lavoro – continua il consigliere comunale – da toccare con attenzione, qui ci sono state delocalizzazioni importanti e la disoccupazione è aumentata, occorre un intervento immediato. Proporremo di inserire l‘area del cratere nel Decreto per il sud del 2017, che dava incentivi alle nuove imprese ed alle assunzioni dei giovani. Sul reddito di cittadinanza noi non siamo d’accordo, porterebbe i giovani a stare a casa invece che a lavorare. Ad Ascoli siamo riusciti a dare il reddito di dignità, aiutando chi con le proprie forze non riesce ad arrivare alla sussistenza”

“Il quarto pilastro è la salute e la sanità – conclude Marco Fioravanti – la nostra idea è di dare dignità. Vorrei intervenire sul discorso Ospedale unico, ci vuole molta responsabilità su questo tema, la Regione ha parlato di algoritmi, siti ed ha fatto annunci vari. Noi, considerando il piano sanitario che è del 2014, chiediamo innanzitutto di istituire l’Azienda Sanitaria Marche Sud, come già ci sono nel nord della Regione; l’utenza che viene dall’Abruzzo produce costi ma anche ricavi, che però vengono poi spalmati su tutta la regione, crediamo non sia giusto, sia per i malati sia per i professionisti, chiediamo autonomia. L’Ospedale unico si faccia su due plessi, potenziando il Mazzoni, anche a livello infrastrutturale e penso all’uscita del Marino, e costruendo un ospedale nuovo a San Benedetto vicino l’uscita autostradale. I costi? Costruire l’Ospedale unico costerebbe tra i 230 ed i 250 milioni, con i due plessi si risparmierebbe e l’utenza della montagna sarebbe tutelata, non possiamo abbandonarli”.

Donatella Ferretti esprime apprezzamento per il giovane candidato: “Con Marco portiamo giovinezza coniugata non da inesperienza ma da competenza, visto il suo grande impegno anche nello studio. Il dato anagrafico non basta, la politica è un saper fare, ci vuole un certo periodo per conoscere i meccanismi delle istituzioni. Il nostro territorio è stato dimenticato, è bistrattato da sempre, siamo lasciati soli anche nelle infrastrutture, dalla terza corsia al collegamento con Roma. Il nostro territorio deve crescere per contare non solo oggi, ma anche nel prossimo futuro”.


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