ASCOLI PICENO – Si potrebbe definire un intenso scambio di corrispondenza quello che in questi giorni stanno avendo il Governatore Luca Ceriscioli e il sindaco di Ascoli (nonché presidente della conferenza dei sindaci) Guido Castelli intorno all’ospedale unico. Dopo l’invito del presidente della Regione a individuare un luogo per la costruzione del nuovo nosocomio, il primo cittadino ascolano ha risposto.
“In data 15 gennaio 2018 ho inviato una nota con la quale – in relazione alla questione in oggetto – chiedevo di conoscere se la Regione Marche intende confermare la decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche Sud subordinando l’unificazione dei plessi ospedalieri di Ascoli Piceno e San Benedetto alla costituzione della medesima, esattamente come previsto dal Piano Socio Sanitario adottato nel 2011 dal Consiglio Regionale con deliberazione” esordisce Castelli che passa poi a questioni di “portafoglio” ricordando di aver chiesto a Ceriscioli “con quali risorse e per quale ammontare” intende costruire il nuovo ospedale.
Il presidente, per Castelli, “non solo non ha mai dato riscontro alla predetta richiesta ma ha addirittura inviato la nota in oggetto che, ad ogni effetto, costituisce l’avvio dell’iter istruttorio per l’unificazione dei plessi”. Una condotta che per il sindaco di Ascoli dice che “implicitamente la Regione Marche non intende dare seguito alla decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche SUD, una decisione che sarebbe grave e sbagliata oltre che contraria alle indicazioni dei sindaci piceni” ci mette il carico l’avvocato.
Dunque per Castelli, senza una azienda ospedaliera unica, niente unificazione di ospedali. E a questo punto il sindaco suggerisce pure a Ceriscioli come spendere i soldi destinati all’ospedale unico. Qui lasciamo spazio a quanto scritto integralmente da Castelli:
“A) Ad Ascoli per la rigenerazione straordinaria del complesso ospedaliero “Mazzoni”, così da renderlo adeguato e funzionale ai più moderni standards dell’organizzazione ospedaliera. Tale richiesta è giustificata anche dai notevoli investimenti che sono stati effettuati per la riqualificazione del nosocomio ascolano e dall’oggettiva esigenza di non depauperare la città di una direzionalità pubblica strategica per l’economia cittadina.
B) A San Benedetto del Tronto per analogo intervento di riqualificazione straordinaria dell’Ospedale “Madonna del Soccorso” o in alternativa, ove tale ipotesi dovesse apparire diseconomica o disfunzionale, per la realizzazione di un nuovo nosocomio da collocare in una posizione più favorevole e strategica dal punto di vista dell’accessibilità. La struttura dovrà dimensionata e resa funzionale secondo le esigenza proprie di un’area rivierasca che, anche in ragione dei flussi turistici, presenta esigenze specifiche soprattutto in ordine alla domanda di prestazioni traumatologiche e di emergenza/urgenza.”
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Bravo Sindaco! Le prime parole sensate che sento in merito al fantomatico “Unico”. Concordo in tutto, non c’è niente da aggiungere.
Commento di nuovo il pezzo dove vengono riportate le dichiarazioni del Sindaco del Capoluogo visto che il primo non mi è stato pubblicato. Ritengo e approvo in pieno le medesime ritenendole le uniche sensate in merito all’argomento “Ospedale Unico del Piceno” tutto (e non di vallata come erroneamente il Buscemi ha ripetuto a go go durante un incontro politico). Del resto con tutti quei milioni di euro si dovrebbero potenziare i due nosocomi con alta tecnologia supportata da Primari con la “P” maiuscola fin da subito (e non fra 20/30 anni!), aumentando di molto la tanto decantata mobilità attiva che con l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Sud, al pari di Pesaro ed Ancona, non verrebbe spalmata e direi dispersa su tutta la regione, ma invece alimenterebbe autonomamente la sanità locale alzandone la qualità e di conseguenza evitando ai molti cittadini del Piceno i tristemente famosi viaggi della speranza in altri nosocomi (che tra l’altro non sempre si rivelano all’altezza), con danni morali ed economici assurdi. In qualsiasi caso se si dovesse procedere in questo assurdo progetto, viste le uniche proposte inviate in regione sulla localizzazione a cui manca quella che molti, politici e non ed in primis questo giornale, in riviera davano per scontata (secondo loro?!) e cioè Centobuchi, vedo la più baricentrica quella di Colli/Spinetoli a ridosso di campolungo o Maltignano. Spero che questo mio democratico commento venga pubblicato. Grazie.
Avrà capito credo che non abbiamo censurato nulla.
Per il resto, almeno lei, ammette, dopo le dichiarazioni di Castelli, che è stato un errore ‘degradare’ l’ospedale di San Benedetto e rendere sempre più ‘attrezzato e funzionante’ l’ascolano “Mazzoni”. Io lo dico da trent’anni mentre, anche se da trent’anni lo sapeva anche la città di Ascoli, perché si ricorda adesso dicendo che due ospedali ‘attrezzanti e funzionanti’ sono meglio di uno?