ASCOLI PICENO – Forza Italia ha presentato i propri candidati nel Piceno alle prossime elezioni in programma il prossimo 4 marzo, i rappresentanti di coalizione all’uninominale di Camera e Senato, rispettivamente Marco Fioravanti e Graziella Ciriaci, i candidati nel listino del collegio proporzionale per Montecitorio, Simone Baldelli, Donatella Ferretti e Gianni Silvestri, inserito nel listino per Palazzo Madama. Presenti inoltre il candidato alla Camera del collegio Marche2, Ancona e Pesaro, Marcello Fiori ed i sindaci di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto, Guido Castelli e Pasqualino Piunti.

A fare gli onori di casa è il primo cittadino del capoluogo piceno Guido Castelli: “Ringrazio tutti per essere qui, in particolare il sindaco Piunti, teniamo alto l’onore del centrodestra in una regione che ci è ostile, l’unità è la nostra forza. Vorrei innanzitutto mandare un pensiero a Guido Bertolaso, vittima del sistema e uomo formidabile. E vorrei fare una dichiarazione sull’ospedale unico: Ceriscioli ci tratta come persone con l’anello al naso, l’ospedale unico dimezzerebbe i servizi. Senza l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera non prendiamo neanche in considerazione l’ipotesi, abbiamo già due ospedali. Non accetteremo mai ulteriori frazionamenti delle risorse, ucciderebbero le due città”.

“Sulla questione ospedale non amo intervenire – ribatte Pasqualino Piunti – torna in discussione ogniqualvolta ci siano elezioni, non voglio cadere nel tranello di Ceriscioli. Non amo parlare su operazioni immobiliari ma sui servizi, il nostro pronto soccorso fa più accessi di quello di Ancona eppure non abbiamo personale e strumenti. Prima risolviamo questi problemi e quello relativo all’autonomia con l’istituzione dell’Azienda Sanitaria altrimenti parliamo del nulla. Mando da San Benedetto un in bocca al lupo ad una squadra in cui crediamo fermamente e con cui possiamo riaffermare il territorio, come aveva auspicato Berlusconi. I nostri candidati conoscono il territorio, dobbiamo riprendere in mano le leve del potere per dare ristoro agli italiani offuscati da anni di renzismo. Da qui si prende la rincorsa su un’altra bugia storica, ovvero che le Marche siano una regione rossa, io non credo sia così, i marchigiani hanno bisogno di punti di riferimento credibili e noi lo siamo, sono certo che il 4 marzo ce la faremo”.

Prende poi la parola Donatella Ferretti, assessore e vicesindaco di Ascoli: “Ho accettato questa candidatura per spirito di servizio nella convinzione che sia il momento che il centrodestra torni al governo. Abbiamo un programma formidabile che tocca tutti i problemi del paese, dal lavoro alla sanità, dalle tasse alle infrastrutture. La squadra messa in campo è rappresentata da persone legate al territorio che conoscono i problemi, dall’occupazione allo sviluppo, dobbiamo portare queste esigenze a livello nazionale. Il risultato che faremo sarà straordinario e dovrà portarci al centro della regione, che da rossa sta sbiadendo, sperando non diventi gialla grillina, il vero pericolo sarebbe un loro scriteriato governo”.

Il candidato al Senato nel listino al proporzionale Gianni Silvestri: “Il territorio ha bisogno di persone competenti, vedere due amministrazioni, Ascoli e San Benedetto, dello stesso colore deve servire per conquistare la regione. I problemi sono noti: lavoro, sanità e post-terremoto. Il lavoro è un problema annoso, siamo stati saccheggiati; oltre alla disoccupazione giovanile c’è anche il problema di chi perde il lavoro dopo i 40 o 50 anni con famiglie a carico, un dramma. Sull’ospedale unico, ai cittadini interessano le eccellenze nei servizi, non interessa altro; abbiamo due ottimi ospedali, dobbiamo tenerceli. Infine sul sisma, abbiamo visto con Bertolaso a L’Aquila come andava gestito il dopo terremoto. Io mi metto a disposizione di questo territorio dopo tanti anni di militanza, il paese deve ripartire”.

A parlare è poi Marco Fioravanti: “Credo che avere 34 anni e fare politica sia un problema percepito soltanto in Italia, all’estero si può guidare un paese. Dobbiamo dare risposte a territori e città per tornare ad amministrare. I 5 Stelle mettono il percorso amministrativo come un paletto, chi fa il consigliere comunale non può fare poi il parlamentare, credo sia un fallimento della politica, in realtà è un punto di forza essere stato in un consiglio comunale perché lega al territorio. Sul terremoto il fallimento è oggettivo su tutti i fronti, dobbiamo ripartire. Per non far scappare i giovani basterebbe una cosa semplice, inserire il cratere nel decreto “Resto al Sud” destinato alle regioni meridionali che dà contributi a chi assume giovani o avvia nuove imprese”.

E’ poi il turno di Graziella Ciriaci, candidata all’uninominale a Palazzo Madama: “Conosciamo tutti il malcontento verso la politica, la sfiducia che c’è intorno a questo mondo. Io sono stata dieci al consiglio regionale, purtroppo in minoranza. La non politica ha portato quasi ad aver paura del confronto con la gente, è da pochi giorni che abbiamo iniziato questa campagna elettorale ma troviamo un’accoglienza fantastica, tante brave persone che si impegnano in quello che fanno. La nostra squadra può raggiungere un grande risultato, che poi sarebbe il nostro normale risultato”.

Il vicepresidente della Camera Simone Baldelli: “E’ bello avere una squadra forte fatta di persone per bene. Sarà una campagna elettorale molto intensa. Perché votare centrodestra nelle Marche? Innanzitutto per il sisma, con Berlusconi nessuno è stato lasciato solo, personalmente ho fatto portare 127 milioni di euro dal risparmio della Camera, mi impegno a vigilare affinché vengano spesi per il bene dei cittadini, non per fare le piste ciclabili per intenderci. In secondo luogo per le infrastrutture, l’ultima fatta nelle Marche è il quadrilatero fatto da Berlusconi, grazie alla quale c’è stata un’esplosione di turismo a Civitanova. Forza Italia è l’unica forza politica che quando va al governo ha le idee chiare sulla fiscalità, a sostegno di famiglie ed imprese. Se un cittadino vuole migliorare la propria condizione finisce nel mirino dello Stato, si vuole che si rimanga fermi. Quello di Berlusconi è stato l’ultimo governo che ha aumentato la sicurezza, con l’esercito nelle città e gli accordi con i paesi del Nord Africa per evitare gli sbarchi, i marchigiani vogliono stare tranquilli da cittadini che pagano le tasse. La nostra politica è al servizio dei servizi dei cittadini, abbiamo un grande progetto, una grande squadra, un grande presidente ed un grande elettorato”.

Conclude Marcello Fiori, candidato al collegio uninominale per la Camera nel collegio Marche2: “Nella composizione delle liste si nota che su 15 candidati da Forza Italia 13 vengono dagli enti locali, conoscono bene i problemi dei territori. Il Pd con la finta abolizione delle province ha soltanto creato un danno, non si sa chi deve rifare le strade e abbiamo scuole non sicure. E’ un diritto per i cittadini vivere in un territorio sicuro, e le Marche non lo sono. Un cittadino marchigiano che si chiedesse cosa ha fatto questa giunta regionale troverebbe già un buon motivo per votare Forza Italia. Ci sono 2,6 milioni tonnellate di macerie ancora a terra, di quale ricostruzione parliamo? Sono state chieste 400 casette e dopo 18 mesi ne sono state consegnate meno della metà, si sta spopolando l’Appennino marchigiano, che così è destinato a morire. Una volta al governo invertiremo questa rotta, a L’Aquila abbiamo dato una casa a tutti gli abitanti, non una casetta, e abbiamo fatto ripartire le attività economiche, quello che andrebbe fatto anche qui. Per punire un modello di Protezione Civile creato da Berlusconi si è massacrato un territorio. Le Marche non sono più una regione del centro Italia, come tasso di disoccupazione ed ore di cassa integrazione siamo ai livelli di Calabria e Campania, è stato distrutto un modello marchigiano di impresa. Mancano le infrastrutture, per andare in treno da Ascoli a Roma occorrono 6 ore. Se volete che le Marche tornino protagonista il 4 marzo dovete votare per il centrodestra”.


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