ASCOLI PICENO – “Solo a noi interessa sapere se Massimo Gubbini correrà la Quintana?”. È la domanda che si pongono i quintanari del gruppo Tufilla Patria Nostra che, in una nota stampa, chiedono risposte urgenti al fine di smentire le voci che vorrebbero Gubbini lontano da Porta Tufilla e dalla Quintana di Ascoli: “Ci è giunta voce di un possibile abbandono di Massimo Gubbini ed essendo ignorate le richieste di chiarimento, puntualmente verbalizzate, di alcuni componenti del Comitato di Porta Tufilla, sorge il dubbio che a 5 mesi dalla quintana, prossimi ad una fase determinante della preparazione di ogni cavaliere giostrante, il comitato non abbia la più pallida idea di cosa dire ai quintanari tutti. Perché persiste questo silenzio? A chi giova un atteggiamento del genere? Perché non si fa chiarezza una volta per tutte?”.

“Dopo aver permesso che un ragazzo esordiente rischiasse la propria vita in una giostra difficile e tecnica come quella di Ascoli – specificano i quintanari di ‘Tufilla Patria Nostra’ – il comitato ha intenzione di continuare a prendere decisioni fondamentali all’insegna dell’improvvisazione? Qual è lo stato di salute di Gubbini dopo l’infortunio intercorso lo scorso anno durante la giostra di Foligno? Qual è lo stato di avanzamento della preparazione in vista della prossima quintana di luglio?”.

Tufilla Patria Nostra, si legge nella nota, avanza una richiesta di chiarimenti che non riguarda solo la giostra, ma la gestione del sestiere tutto: “Se, dopo la giostra dello scorso agosto, siamo preoccupati delle decisioni prese a caldo dai responsabili di un comitato che ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del suo ruolo, ci preoccupa lo stato di salute di un sestiere nel quale non vi è programmazione, nessuna forma di chiarezza circa le attività svolte nella sede e neppure sugli orari di apertura e chiusura della stessa”.

“Il compito di un comitato – concludono – non dovrebbe essere quello di fare aggregazione? Di unire una comunità intera? Di dare spazio di crescita ai giovani? Di sostenere i musici e gli sbandieratori in vista dei loro impegni? Di organizzare eventi il più possibili partecipati? Di essere sempre chiaro nei confronti dei quintanari che lo hanno eletto? Intorno a Porta Tufilla, oggi, non si scorgono altro che macerie”.


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