ASCOLI PICENO – Il sindaco di Ascoli e presidente della conferenza dei sindaci del Piceno Guido Castelli ha annunciato che il 7 marzo si terrà la “famosa” riunione fra i primi cittadini della Provincia. Sul piatto forse l’elefante nella stanza e il Graal della Sanità picena: l’Ospedale Unico. 

Mercoledì 7 marzo sarà dunque il crocevia per le discussioni sull’ospedale di Vallata, anche se il sindaco di Ascoli, ieri, durante una conferenza stampa sulla sanità ha un po’ evitato l’argomento focalizzandosi su altri problemi che affliggono il comparto ospedaliero piceno: dalle liste d’attesa al personale “sottodimensionato” come l’ha definito l’avvocato, passando per uno dei cavalli di battaglia che lo stesso Castelli ha portato avanti negli ultimi mesi a braccetto col sindaco di San Benedetto Piunti: l’istituzione di un’azienda ospedaliera del Sud delle Marche che vada a intercettare direttamente la mobilità attiva del Piceno, senza passare dal “via”, che nel Monopoli sanitario regionale è Ancona. Una misura, per i due sindaci piceni, utile alla redistribuzione diretta degli introiti che il piceno porta a casa ogni anno grazie alla sua attrattività sanitaria verso l’Abruzzo per esempio. Ma non solo.

Ma non è detto che il 7 marzo si potrà parlare di Ospedale Unico. O almeno non è detto che se ne parli secondo l’iter tracciato da Ceriscioli. Lo scorso 9 febbraio (CLICCA QUI) infatti Ancona ha ufficializzato le 5 candidature in lizza per ospitare il nuovo ospedale. Da Est a Ovest ci sono Centobuchi, Monsampolo, Pagliare e Colli del Tronto, e ancora Castorano e Castel di Lama e Maltignano, la location più vicina ad Ascoli. La Regione ha già fatto sapere che applicherà l’algoritmo alle 5 aree (e in Riviera c’è qualcuno, per esempio Giorgio De Vecchis CLICCA QUI, che scommette su Monsampolo o Cetobuchi). Solo dopo che la matematica avrà parlato i sindaci potranno convergere sul tracciato dell’equazione oppure indicare un altro luogo. In caso di mancato accorso il governatore ha già fatto sapere che agirà “d’imperium” guidato dallo stesso algoritmo.

Con la campagna elettorale in pieno fermento, però, non è facile capire se la Regione metterà mano alle calcolatrici e alle equazioni prima del 4 marzo e quindi prima della conferenza dei sindaci. Potrebbero subentrare anche calcoli di stampo più politico.


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