VERONA – 52° edizione del Vinitaly, Salone Internazionale del vino e dei distillati, importante presenza anche quest’anno delle Marche con un padiglione dedicato e stand anche in altri padiglioni. Il Consorzio dei Vini Piceni con uno stand dedicato ha voluto festeggiare i 50 anni della deoniminazione DOC del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno. L’aggregazione è la chiave di volta delle Marche, che ha scommesso con convinzione sulla viticoltura biologica e di qualità.

Lo stand della Regione Marche, ospita 141 aziende, promuovendo così in maniera massiccia un sistema vitivinicolo rappresentato da 21 denominazioni (15 Doc, 5 Docg, una Igt), che sviluppa quasi 150 milioni di euro di fatturato, frutto di una rete di 14.000 aziende, con una superficie media di 1,23 ettari ciascuna e 17.000 ettari complessivi di vigneto a livello regionale (fonte: Regione Marche).

Ercole Velenosi che da ormai quasi quarant’anni produce vini di Ascoli Piceno anche quest’anno ha portato in fiera i numerosi prodotti, Angelina Piotti, dell’azienda Vini Velenosi, ci racconta in una video intervista l’importanza della presenza ad una manifestazione così importante e anche come il settore eno-gastronomico possa essere il traino per l’economia locale in termini di turismo e non solo: ” Data storica del cinquantenario, di una DOC giovane con tanta strada ancora da fare. Non si può non venire al Vinitaly, la manifestazione dedicata al vino più importante al mondo, noi vorremo con il nostro stand accogliere tutti come accoglieremmo i nostri clienti ad Ascoli vorremmo accoglierli qui.”

Parliamo di enoturismo, la Regione Marche ha dedicato l’immagine del padiglione proprio ad Ascoli Piceno: “Percorso vitali, stesso meccanismo per il quale i vini italiani hanno successo nel mondo, allo stesso dobbiamo lavorare per far scoprire di più le Marche, e non quelle del terremoto ma quelle del cibo, dei borghi e delle tradizioni. Speriamo che questo brutto momento finisca presto. I turisti che vengono a trovarci rimangono meravigliati e vedere Piazza del Popolo come immagine delle Marche al Vinitaly è importantissimo.”

L’Enoturismo in Italia fattura 2,5 miliardi di euro e registra 13 milioni di arrivi in cantina (dati Movimento Turismo del Vino Italia). Si tratta di una forma di turismo importante anche per le Marche, terra che in pochi chilometri riesce a rappresentare l’Italia intera, proponendo al turista montagna, colline, campagne, mare e meravigliosi borghi e città d’arte.

L’enoturismo è entrato, attraverso la Legge di Bilancio del 2017, nel quadro legislativo italiano per avere regole adeguate. Ci parla dell’enoturismo anche Alberto Vogadori di Vogadori Vini di Negrar (Verona): ” Facciamo parte del  Movimento Turismo del Vino, gli eventi più importanti sono Cantine Aperte, visite in cantina, assaggi, degustazioni e questo permette di spiegare il vino e far conoscere la filiera ed il lavoro. Il turista è consapevole, è un turismo mirato, abbinare vino e gastronomia è vincente. Come si può crescere? Creando pacchetti con le strutture dei propri territori, il vino è il traino per far scoprire il territorio. la promozione deve passare dal web e come lo utilizzate? Il web e la promozione online sono vitali, il sito web, l’e-commerce ed anche l’uso dei social network.”

Anche le olive ascolane del Piceno DOP, in mostra al Vinitaly con l’azienda Olive Migliori di Ascoli Piceno, per la prima volta qui nello stand dedicato dalla Camera di Commercio e dalla Regione Marche: “Importante per noi partecipare – dichiara Augusto Migliori– stiamo esportando le nostre olive, l’oliva fritta è un cibo di qualità ma anche street food siamo stati anche in Belgio. Ringraziamo la Regione e la Camcom, importante essere qui uniti per promuovere i prodotti ed il territorio.”

Di seguito anche le interviste a Stefano Gregori delle Olive Gregori, a Francesco Fortuni dell’Azienda agricola Lorenzo di Montemonaco nel padiglione SolAgri&Food che ci raccontano la loro esperienza e le loro eccellenze produttive.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.