ASCOLI PICENO – Ventuno degustazioni, una giornata dedicata al Rosso Piceno e 50 anni di storia da celebrare. È tutto pronto per la 14^ edizione di Fritto Misto, l’appuntamento con il gusto in programma da domani al 1° maggio ad Ascoli Piceno, che vedrà il Consorzio Vini Piceni tra i protagonisti assieme alle sue 46 cantine socie. Obiettivo: promuovere le eccellenze della tavola marchigiana, a partire dal vino e dal Rosso Piceno, in festa per il traguardo di mezzo secolo dal riconoscimento della Doc.

In primo piano nelle 11 degustazioni allo stand della Regione Marche 3 etichette di Rosso Piceno, 3 di Falerio, 3 di Offida Pecorino, 3 di Offida Passerina e 1 di Terre di Offida, mentre nei 10 tasting presso l’enoteca regionale sarà possibile assaggiare 4 diversi Offida pecorino, 1 Falerio Pecorino, 2 Rosso Piceno, 2 Offida Rosso e 1 Marche Rosso. Per festeggiare il compleanno del grande rosso marchigiano, inoltre, ad ogni “Fritto card” sarà associato un calice di Rosso Piceno, che sarà in degustazione anche in abbinamento ai menù preparati dagli chef di Fritto Misto. Domenica 22 aprile, infine, è in programma a Palazzo dei Capitani una giornata celebrativa interamente dedicata al Rosso Piceno, realizzata in collaborazione con la Federazione italiana sommelier (Fis).

Per il presidente del Consorzio vini piceni, Giorgio Savini: “Fritto Misto è l’occasione per promuovere e far conoscere i nostri prodotti a partire proprio dal nostro territorio regionale, assieme a tutte le eccellenze che lo rappresentano. Negli ultimi anni i nostri produttori hanno puntato sugli autoctoni e sul biologico, con risultati importanti che vogliamo far conoscere attraverso i nostri vini”. Secondo un’indagine realizzata in collaborazione con Nomisma Wine Monitor e presentata a Vinitaly, infatti, il Piceno è tra le aree a più alto “tasso bio”: circa i 2/3 del vigneto nelle aree a denominazione di origine è biologico, e il territorio rappresentato dal Consorzio Vini Piceni (prov. Ascoli e Fermo) copre il 61% di tutta la vigna bio marchigiana, con un’incidenza sulla vite da vino del 41%, pari a 3 volte la media nazionale. Sul fronte regionale, le Marche si classificano con 5mila ettari al 3° posto in Italia per superficie di vite biologica, una vocazione green che i consumatori apprezzano sempre di più. Secondo l’Osservatorio Bio di Nomisma, le vendite di vini biologici nel 2017 sono aumentate dell’85% per i Doc e Docg e più che raddoppiate per i vini Igt.


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