PAGLIARE DEL TRONTO – Per la Regione l’Ospedale Unico Piceno dovrà sorgere su una superficie di 37 ettari equamente divisa fra i comuni di Spinetoli (località Pagliare) e Colli del Tronto. L’algoritmo di cui si parla da mesi ha infatti a sua volta parlato e l’equazione ha “sputato” fuori l’area che avrà il suo confine orientale nella zona industriale di Pagliare, in via Primo Maggio, a pochissime centinaia di metri dallo svincolo della Superstrada Ascoli-Mare.
Vista satellitare dell’are di Spinetoli-Colli
In realtà, nonostante una sorta di immaginario nato attorno all’algoritmo di Ceriscioli negli ultimi tempi, non è la matematica ad aver scelto la sede dell’Ospedale Unico Piceno. O almeno non solo quella. Già, perché stando alla relazione tecnica di Palazzo Raffaello, l’indicazione del fondo fra Spinteoli e Colli era parte di un ventaglio di tre opzioni tutte equamente valide da un punto di vista di baricentricità, tarata sulla percorrenza media in automobile della maggior parte della popolazione della provincia. E con ogni probabilità le altre due ipotesi erano l’area di Centobuchi e quella di Stella di Monsampolo, che il consigliere sambenedettese Giorgio De Vecchis predisse come la prescelta qualche tempo fa (CLICCA QUI) sbagliando, alla fine, di circa tre chilometri.
Ma come dicevamo non è solo lo studio delle cosiddette “isocrone” ad aver fatto la differenza nella scelta del luogo, ma anche tutta un’altra serie di fattori. Sempre aiutandoci coi documenti diffusi dalla stessa Regione Marche riusciamo a capire cosa abbia fatto la differenza nella scelta del luogo. La vicinanza dello svincolo dell’Ascoli -Mare per esempio, lontano pochissime centinaia di metri a Est rispetto all’area (ma anche nell’area di Stella era piuttosto vicino per esempio), la presenza di due stazioni dei treni (Spinetoli e Colli) e anche la sicurezza idrogeologica: quell’area infatti, rispetto alle altre, si trova sufficientemente alta in quota (in effetti c’è un piccolo dorsale, una collinetta) da renderla maggiormente al riparo da eventuali esondazioni del fiume Tronto, vicinissimo in ogni caso anche alla maggior parte degli altri luoghi proposti.
C’è poi un ultimo fattore che potrebbe essere stato determinante. E guarda più alla fase di futura/eventuale realizzazione: quel fondo risulta poco antropizzato (pochissime case insistono nelle vicinanze) e prevalentemente a destinazione agricola: non un dato di poco conto nel caso si dovessero palesare delle necessità di espropriazione al momento della costruzione.
La distanza dell’ipotetico Ospedale Unico dal “Mazzoni”
Quindi, se anche la politica dovesse convergere sulla scelta di Ancona, il futuro Ospedale Unico si troverebbe a circa 16 km dall’attuale Ospedale di Ascoli, il Mazzoni, e sempre da quel punto sarebbe raggiungibile tramite l’Ascoli-Mare in circa 15 minuti in auto da un ascolano. Mentre un sambenedettese, partendo dalla zona dove si trova il Madonna del Soccorso, impiegherebbe circa 17 minuti per arrivare al nuovo Ospedale, separato da quello “vecchio” da 19 km esatti, sempre prendendo in considerazione il tragitto più veloce, quello che passa per l’Ascoli-Mare. Con questi parametri, la soluzione appare più o meno equidistante dai due maggiori centri provinciali, anche se le difficoltà di attraversamento longitudinale di San Benedetto (per problemi di traffico notori sulla statale) potrebbero dilatare i tempi di percorrenza (escludendo l’ipotesi autostrada) per chi vive più a Nord, pensiamo a Grottammare, Cupra Marittima e in generale alla costa, dove si concentra la maggior parte della popolazione della provincia.
La distanza dal Madonna del Soccorso
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Se vogliamo mettere da parte i vari campanilismi, la zona scelta sarebbe (uso il condizionale perché c’è sempre da vedere nella realtà se questo ospedale unico si farà mai) la più idonea, a mio avviso sarebbe stato ancora più corretto se fosse stato spostato un pò più a est, tipo Centobuchi per maggior vicinanza con Grottammare, la zona più popolosa (in estate almeno di 10 volte) e la zona nord della provincia ma parliamo di 5 km nulla di che… Ora si sveglia il sindaco di Ascoli, finora tranquillo e beato nella convinzione che il suo ospedale era il prescelto come ospedale unico (sbagliando completamente)… Vedremo, per prima cosa, e nel caso cosa penserà di fare il primo cittadino di AP
E quello di San Benedetto, direi. Mi piace “si farà mai”. Nessuno ha infatti notato che mancano i tempi di realizzazione, se non sbaglio. Quando cioè? Se nel 2035 anche un bimbo di 3 anni capirebbe che è una bufala propagandistica. Fuori le date, grazie.
Vabbe’ dai ricominciamo a dire la nostra su questo sciagurato ospedale unico. Anche se stasera i miei pensieri sono sul derby vinto un commento sull’argomento lo voglio esprimere. Condivido in parte il parere del sindaco della città capoluogo del Piceno che dovrebbe essere condiviso anche da voi della costa. Ascoli non può rimanere senza ospedale, pura follia solo pensarlo. Giusto potenziare ancor di più il Mazzoni e costruire un nuovo nosocomio in riviera al posto del vetusto Madonna del Soccorso. Personalmente quest ultimo lo vedrei meglio a nord verso Grottammare magari zona casello anziché porto d ‘Ascoli.
Una eventuale scelta di questo genere priverebbe la costa di un ospedale necessario dato il bacino di utenza dell’area. La zona individuata non è affatto baricentrica, da Cupra Marittima per raggiungere Spinetoli in condizioni normali ci vogliono almeno 40 minuti, senza considerare il traffico estivo ed eventuali incidenti lungo il tratto A14 tra Pedaso e Grottammare. L’intelligenza e la conoscenza delle reali necessità del territorio indurrebbero a mantenere l’ospedale Mazzoni per le emergenze e per continuere a servire le aree interne, mentre la costruzione di un eventuale ospedale di primo livello dovrebbe ricadere nelle vicinanze di uno dei due caselli autostradali a sud delle Marche per poter attrarre flussi provenienti anche dal vicino Abruzzo. Dalle notizie che trapelano, invece sembrano prevalere i campanilismi di qualche sindaco piuttosto che le reali necessità del territorio.
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