ANCONA – 28 milioni di euro per rendere più resistenti al terremoto attraverso l’adeguamento sismico e più efficienti dal punto di vista energetico-ambientale alcune strutture strategiche di proprietà dei quattro Atenei marchigiani.

Le risorse fanno parte del finanziamento complessivo dell’Asse 8 del Por Marche Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014/2020 pari a 248 milioni di euro aggiuntivi stanziati dall’Ue e dallo Stato per favorire la rinascita delle zone terremotate marchigiane e dare nuovo impulso alla crescita dell’intera regione.

Gli interventi sono stati presentati il 21 maggio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, gli assessori regionali Loretta Bravi, Manuela Bora, Fabrizio Cesetti e Angelo Sciapichetti e i quattro Rettori: Claudio Pettinari per l’Università di Camerino, Francesco Adornato per Macerata, Vilberto Stocchi per Urbino e Sauro Longhi per la Politecnica delle Marche ad Ancona. Le risorse sono state così suddivise in base alle priorità segnalate dagli stessi Atenei: Camerino – Unicam: Edificio di Science chimiche: 10.500.000 euro Macerata – Ex seminario, Loggia del Grano, palazzina Tucci: 7.000.000 euro Urbino – Uniurb – Collegi De Carlo (Aquilone, Serpentine, Colle Vela): 5.500.000 euro Ancona – UnivPM (sede nuovo rettorato): 5.000.000 euro.

“Il criterio – ha spiegato il presidente Ceriscioli – è stato quello di guardare a tutto il sistema dando un’immagine complessiva delle Marche che investono nelle Università e in modo particolare nell’area del cratere, su Camerino e Macerata, che essendo state colpite dal sisma, possono godere di risorse straordinarie per rilanciare le loro attività. Abbiamo la necessità e la volontà di reagire in modo forte, è di oggi l’ultima scossa, ma pensiamo ad intervenire anche sui quegli edifici che, pur non danneggiati direttamente dal sisma, se riqualificati sotto il profilo energetico e antisismico, trasmettono un’idea più generale di una Regione che sta contribuendo a riqualificare tutto il suo patrimonio. Le Università sono il centro strategico della vita della Regione non solo in termini di ricerca, formazione, investimenti. Hanno sviluppato anche la terza missione di affiancamento all’economia marchigiana sotto il profilo dell’innovazione e della strategicità ed è giusto riconoscere a tutte, contributi importanti. E’ fondamentale che gli studenti e le famiglie possano contare su edifici sicuri anche alla luce di quanto continua ad accadere. Siamo nel cuore dei bisogni e delle necessità dell’Università con l’obiettivo di dare un grande segno di rilancio. Dobbiamo guardare al futuro, creando le premesse per poter lavorare bene anche di fronte a quanto la natura ci presenta”.


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