ARQUATA DEL TRONTO – Mercoledì 30 maggio alle ore 17 al Ristorante Pizzeria Il Ponticello di Trisungo si terrà il seminario “Il ritorno del pecorino alle origini”.

Patrocinato dalla Coldiretti di Ascoli Fermo Donne Impresa, l’incontro sarà un excursus sulle opportunità di sviluppo nelle aree colpite dal sisma attraverso il reimpianto del vitigno autoctono.

Il programma prevede l’apertura alle ore 17 con i saluti delle rappresentanti di Coldiretti Donna Impresa.

Le relazioni saranno affidate alla responsabile CAA Coldiretti, Ivana Cocci e all’enologo e docente dell’Itas Roberto D’Angelo.

La conclusione del seminario vedrà l’intervento del direttore della Coldiretti Ascoli Fermo, Alessandro Visotti.

Gli interventi saranno incentrati sulle tecniche di impianto e coltivazione del vitigno. Il seminario è aperto a chiunque fosse interessato, poiché si potranno conoscere dettagli interessanti sulle occasioni di progresso che il vitigno pecorino può donare a chi ha scelto di rimanere ad Arquata, per ripartire dalle proprie radici.

Il vino pecorino di Arquata nasce con i frati benedettini di Borgo, che avendo necessità di un vino per la messa che riusciva a mantenersi a lungo, scoprirono questo vitigno, che prevedeva la sola fermentazione alcolica naturale.

Il seminario rappresenta il primo passo per gettare le basi di nuove imprese nel territorio distrutto dal sisma. Attraverso il reimpianto del vitigno autoctono, si potrebbero creare nuove possibilità di lavoro e di sviluppo sociale.

Il vitigno pecorino era parte fondamentale della vita di Arquata, che nel passato era quasi completamente vocata all’agricoltura e all’allevamento. Ripartire dopo il sisma dalla sua storia e dalla memoria potrebbe rappresentare, per i più giovani, l’occasione per tornare a raccontare le peculiarità di un comune che, seppure devastato dal terremoto, non perde la sua identità.


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