ASCOLI PICENO – L’azione di controllo programmata ed effettuata dal personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro  di Ascoli Piceno ha consentito la realizzazione di significativi risultati nell’azione di contrasto al lavoro sommerso e ai fenomeni di irregolarità, quali in particolare: il lavoro nero, violazioni prevenzionistiche, evasione contributiva, fenomeni interpositori, inesatta applicazione dei contratti collettivi, mancato pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori, inosservanza della normativa in materia di orario di lavoro e dei tempi di guida con particolare riferimento al settore dell’autotrasporto.

Il ricorso al lavoro sommerso e irregolare è stato riscontrato nei diversi settori del manifatturiero, della ristorazione e pubblici esercizi, commercio, attività di intrattenimento, edilizia, a conferma di una diffusione del fenomeno probabilmente collegata al perdurare della crisi economica.

Per quanto riguarda i recuperi contributivi, si sottolinea l’importo dell’imponibile accertato nell’anno 2017, pari a € 4.666.018,84, in crescita rispetto al dato del 2016, pari a € 3.822.343,98.

ACCESSI ISPETTIVI

Il risultato complessivamente conseguito in termini numerici è pari a 1.534 imprese ispezionate, di cui 1.071 sono risultate irregolari.

Gli accertamenti finalizzati al contrasto del lavoro sommerso hanno portato all’individuazione di 220 lavoratori in “nero”.

I controlli hanno fatto registrare una percentuale di irregolarità pari a 81,63%.

VIGILANZE CONGIUNTE

Nell’anno 2017 è stata effettuata una vigilanza straordinaria nel settore tessile e calzaturiero condotta con l’ausilio dei Militari dell’Arma dei Carabinieri e con i Servizi di Prevenzione delle ASUR, prevalentemente nelle fasce orarie serali-notturne.

L’azione ispettiva ha avuto ad oggetto opifici e laboratori gestiti da etnie cinesi del settore calzaturiero operanti nella Provincia di Fermo. L’obiettivo è stato quello di svolgere un’incisiva azione di controllo su tale particolare settore di attività, nel quale si concentrano forme particolarmente acute di illegalità e sfruttamento della manodopera.

Sono state ispezionate n. 16 aziende, di cui n. 11 sono risultate irregolari (il 68,75%); le posizioni lavorative verificate sono state n. 92, di cui n. 22 irregolari (il 24,17%); di queste ultime, n. 9 posizioni sono risultate totalmente in nero. Nell’ambito di tale vigilanza sono stati adottati anche n. 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, adottate sanzioni amministrative e recuperati contributi e premi. L’attività svolta nei laboratori industriali ed artigianali, oltre alle consuete violazioni in materia di norme di legislazione sociale, ha fatto rilevare violazioni alle norme in materia di appalti/distacchi, di cui al D. Lgs. n. 276/2003.

L’attività di vigilanza è stata anche effettuata congiuntamente a personale delle ASUR-SPSAL in diversi ambiti: eventi culturali e di carattere fieristico ed espositivo con particolare riferimento alle attività di allestimento e disallestimento di strutture – fisse e mobili – e impianti posti in opera in occasione di spettacoli, mostre, manifestazioni fieristiche ed eventi culturali, al fine di monitorare le attività considerate maggiormente a rischio per il possibile ricorso a fenomeni di lavoro irregolare e per la maggiore incidenza di eventi infortunistici. Inoltre, specifici accertamenti sono stati effettuati nei confronti delle aziende che operano nel settore della Logistica e che fanno ampio ricorso ad appalti e somministrazione, nei pubblici esercizi, locali notturni, agricoltura, edilizia. Complessivamente, sono stati effettuati nell’anno 2017 n. 41 accessi congiunti ITL-ASUR.

Agricoltura

Nel corso del 2017 in agricoltura sono state effettuate n. 104 ispezioni, di cui n. 65 sono risultate irregolari con tasso di irregolarità pari a 80,25%. Sono stati accertati n. 16 lavoratori irregolari, di cui n. 2 in “nero”.

Esternalizzazioni fittizie e Distacco Transnazionale

L’accertamento di tali fattispecie illecite ha portato all’emersione di n. 23 lavoratori irregolari nei settori di seguito indicati: trasporto e magazzinaggio, commercio, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, attività artistiche, attività dei servizi di alloggio e di ristorazione.

Nell’ambito di tale attività sono state effettuate, inoltre, verifiche nel settore dell’autotrasporto, rilevando fenomeni illeciti di distacco transnazionale, ai sensi del D. Lgs. n. 136/2016, con riferimento soprattutto ad agenzie di lavoro straniere aventi sede nella UE.

Cooperative

Sono stati monitorati soprattutto i fenomeni di esternalizzazione dei servizi da parte di imprese, sia pubbliche che private. Nelle province di Ascoli Piceno e Fermo è stato effettuato un costante monitoraggio delle imprese di servizi di assistenza alla persona in quanto sono stati segnalati frequentemente fenomeni di lavoro sommerso, elusione contributiva e fiscale per omessa registrazione dell’orario di lavoro, indebito utilizzo di contratti di lavoro autonomo.

Nell’ambito degli accertamenti posti in essere sono stati rilevati diversi fenomeni di irregolarità: lavoro nero, mancato rispetto della normativa in materia di orario di lavoro, con particolare riferimento alla mancata fruizione dei riposi settimanali, omessa corresponsione dell’indennità di maternità; in alcuni casi si è proceduto al recupero delle differenze economiche e retributive per la non corretta applicazione del CCNL e ciò in applicazione di quanto previsto dall’art. 7, comma 4, del D.L. 248/2007, con conseguente adozione dei provvedimenti di diffida accertativa ex art. 12 D. Lgs. n. 124/2004.

Su un totale di n. 45 cooperative ispezionate, n. 36 sono risultate irregolari (pari all’80% delle cooperative ispezionate).

Salute e sicurezza

La vigilanza in materia di tutela della salute e sicurezza nei settori di competenza dell’INL (principalmente edilizia) ha interessato n. 202 aziende, di cui n. 179 irregolari con una percentuale di irregolarità pari a 96,24%. Sono state contestate n. 235 violazioni prevenzionistiche.


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