COSSIGNANO – Sabato 9 giugno alle 16 presso la Sala Croce Azzurra del Piazzale Europa di Cossignano, avrà inizio la commemorazione del Centenario della morte del giovane fabrianese Vittorio Laurenzi.

Dopo i saluti del Sindaco Roberto De Angelis e delle altre Autorità, Don Leopoldo Paloni di Fabriano illustrerà “La figura dell’alpino Vittorio Laurenzi” tratto dal libro “Gli alpini della Valle del Giano”.

Alle ore 18.30, presso la Chiesa dell’Annunziata, Don Guido Coccia e Don Leopoldo Paloni, concelebreranno la Santa Messa in memoria dell’alpino con origini cossignanesi. A seguire, alle ore 19.15 si svolgerà il corteo per il Monumento ai Caduti con la Deposizione della Corona di Alloro.

La Cerimonia sarà accompagnata dalla Fanfara Alpini – Sezione Marche di Acquasanta Terme. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini – Sezione Marche Gruppo di Fabriano “Ten.te Vittorio Laurenzi” verrà ricordata la grandezza del Tenente di complemento del 6° Reggimento Alpini Vittorio Laurenzi, nato a Cossignano il 4 luglio 1886 e deceduto sul campo di battaglia a Cima di Cady il 9 giugno 1918, alla tenera età di ventidue anni, a seguito dello scoppio di una bombarda nemica sul Monte Tonale. Il tenente degli alpini Vittorio Laurenzi fu decorato della Medaglia d’Argento al Valor Militare, così come riportato nell’Albo d’Oro dei Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915 – 1918 redatto dal Ministero della Guerra nell’anno 1933.

Con questa iniziativa si vuole rendere omaggio al giovane Laurenzi il quale nei mesi di lotta durissima e sanguinosa della Prima Guerra Mondiale, in un’epopea di episodi collettivi e individuali di altissimo valore e di indomita resistenza, di azioni cruente e ardimentose sulle alte vette delle Alpi, di miracoli di adattamento alle condizioni più avverse e nelle zone alpinisticamente impossibili, rappresentò per i commilitoni un costante esempio di “entusiasmo, slancio e coraggio”. Nel centenario della fine della Grande Guerra, si vuole esortare, inoltre, a ricordare perché non omnis moriar, mantenendo vivo il significato di Patria e onorando il tricolore affinché il sacrificio di tutti i combattenti non sia stato vano, ma rimanga prezioso monito a mantenere con fermezza la serenità e la pace anche oltre i nostri confini.


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