CASTEL DI LAMA – Dopo le accuse rivolte al ex sindaco di Castel di Lama, Francesco Ruggieri, da parte del candidato sindaco del MoVimento Cinque Stelle di Castel di Lama, Mauro Bochicchio, in merito alla questione Atletico Piceno, è arrivata la dura risposta della società calcistica alle accuse ritenute “false e incomplete”. Riportiamo qui di seguito il testo integrale:

“Consigliamo ai signori candidati prima di demonizzare l’Atletico Piceno e aprire bocca o, scrivere, sarebbe il caso che qualcuno si informi e altri dicano la verità, leggete bene la convenzione, il necessario per fare un’attenta analisi. Ora facciamo chiarezza sul campo sintetico di Piattoni e ci togliamo qualche sassolino dalle scarpe… Viste le tante storie che circolano sul campo sintetico di via Giordano Bruno, scriviamo una breve sintesi di quello che è stato fatto e degli sviluppi successivi. Riepiloghiamo quello che avreste dovuto sapere voi candidati prima di scrivere! Il campo è stato realizzato dall’Atletico in collaborazione con l’amministrazione comunale, in quanto il vecchio campo non era più in condizioni di garantire le numerose richieste e le problematiche che creava quando tirava vento e la polvere finiva nelle abitazioni circostanti (questo naturalmente lo sapevano tutti nel quartiere, meno che qualche candidato evidentemente, oppure certe problematiche non li riguardano?).

Una struttura all’avanguardia realizzata a tempi di record (in soli tre mesi), per far praticare ai nostri figli lo sport più bello del mondo ed il più popolare (36 bambini su 100 praticano questo sport nelle Marche), senza problemi di fango con illuminazione simile ad un campo di serie b e fruibile da circa 200 persone ogni giorno, 7 giorni su 7, quello che prima era impossibile. Grazie all’impegno dell’Atletico Piceno dell’amministrazione Rossini e l’apporto dell’ufficio tecnico del comune e di tutti gli uffici interessati, oggi è l’unico campo ancora utilizzabile, mentre altri costruiti successivamente sono già stati rifatti o da rifare! Per quanto riguarda la gestione, una volta che l’associazione ha preso un mutuo per la realizzazione con fideiussione comunale, prevedeva un contributo dell’amministrazione (di € 35.000,00 che venivano versati sul c/c dell’Atletico Piceno e scalavano automaticamente la rata semestrale del mutuo) ed il resto andava ricavato dall’affitto del campo alle società di Castel di Lama e dei comuni limitrofi.

La convenzione prevedeva una revisione del contributo trascorsi due anni dalla realizzazione, nei primi tre anni la gestione è stata sufficiente a garantire il pagamento delle utenze e delle rate del mutuo (le utenze venivano scalate dal contributo dovuto dal comune in quanto l’associazione non ha potuto fare le volture perché il comune era moroso nei confronti del gestore delle utenze), dal 4 anno l’associazione ha richiesto la revisione del contributo in forza dell’art. 6 in quanto gli incassi non erano più sufficienti a coprire le spese, visti i mancati rinnovi da parte delle società sportive, il calo delle richieste e la costruzione di un altro campo della parrocchia a pochi metri di distanza.

Una volta fatta la verifica dei costi tra amministrazione e gestore, ne è uscito fuori che le utenze rimanevano a capo dell’amministrazione, ad avallo di ciò dal 2012 il comune (amministrazione Rossini) versava all’associazione il contributo stabilito dalla convenzione senza decurtarne le utenze, la stessa cosa ha continuato a fare l’amministrazione Ruggeri fino al 2016 (fine convenzione per volontà amministrazione Ruggeri… forse doveva darlo in gestione ad associazioni più allineate). Per quanto riguarda le rate del mutuo che il comune ha dovuto versare alla banca per la voltura dello stesso, sono riferite alle rate che vanno da luglio 2016 fino a gennaio 2018, un periodo non di competenza dell’Atletico Piceno.

La fideiussione che l’Atletico Piceno ha fatto in fase di stipula, era temporanea, in quanto nella convenzione non si parlava di durata e tantomeno di rinnovo, quindi leggete e documentatevi! Naturalmente tutta la documentazione verrà consegnata alla magistratura per verificare se ci sono i presupposti per azioni legali nei confronti di chi ha scritto e sparlato”.

Infine c’è anche un appunto dell’ex presidente della società, Bernardino Campitelli, rivolto direttamente a Vincenzo Camela:

“Un piccolo appunto per Camela. Rinnegare un legame di parentela per tutela elettorale senza sapere effettivamente come stanno le cose penso sia la cosa più vile che una persona possa fare, certi valori della famiglia, dei legami di sangue, dei rapporti personali e lavorativi, sono stati cancellati con una semplice frase “purtroppo i parenti non ce li scegliamo”.

Proprio vero i parenti non possiamo sceglierli, ce li ha dati Dio, come tali vanno condivise gioie e dolori, tutelare un familiare penso sia alla base di un legame di sangue (non difendere, mi difendo da solo)! Auguro ai cittadini di Castel di Lama di conoscerti da queste poche righe, che ti rappresentano e dicono di che pasta sei fatto. Fatti un esame di coscienza, non sono questi i tuoi scheletri nell’armadio, non sono certo io, che ti faccio perdere le elezioni, il nemico è dentro di te”.

 


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