FOLIGNANO –  Dall’iniziativa di alcuni residenti e dei promotori del comitato cittadino che si oppose all’arrivo degli immigrati nella frazione di Villa Pigna, nasce l’associazione “Folignano Tricolore”.

“Folignano è diventato un comune ostaggio culturale della sinistra – spiega Stefano Luzi, tra i promotori dell’iniziativa – dove il GUS, promuove seminari con i bambini delle scuole elementari, proprio su questo tema. Dove per gli eventi di piazza viene chiamata la Bandabardò, e si avalla l’artista “Urka” per un murales sull’immigrazione, lo stesso artista che aveva già preso in giro gli abitanti di Spinetoli di via Tevere”.

“Esiste un’altra Folignano, esiste una gran parte dei Folignanesi che non si riconosce nell’egemonia culturale di un’amministrazione in prima linea per lo Sprar e l’accoglienza, ma che  non si accorge dei marciapiedi ormai impraticabili per la crescita dell’erba, e dei giardini pubblici in stato di abbandono – aggiunge –  Noi vogliamo rappresentare – conclude Luzi – quei Folignanesi che non si riconoscono in questo modo di fare, ma hanno a cuore la propria comunità e non vogliono che la cittadina diventi la nuova base operativa del Partito Democratico, appiattita, per giunta, sull’estrema sinistra”.

L’associazione ha anche lanciato una pagina Facebook denominata appunto “Folignano Tricolore”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.