ASCOLI PICENO – Il patron dell’Ascoli Picchio Francesco Bellini, accompagnato dall’avvocato Maria Cristina Celani, ha indetto una conferenza stampa per fare chiarezza sulle voci che danno per conclusa la cessione del club bianconero al gruppo Bricofer.

Le parole del presidente: “Avevo annunciato tempo fa che sarei uscito dall’Ascoli, non è stata una decisione facile; il tutto è stato avviato, abbiamo cercato potenziali acquirenti, tra cui Bricofer. La cessione di Favilli è stata completata, la Juve ha rispettato gli impegni presi e lo ha acquistato per 7,5 milioni. Ho letto che io avrei fatto soldi in questi 4 anni, è vero che ho recuperato qualcosa con le cessioni di Orsolini e Favilli, ma la mia perdita netta dal 2014 arriva a 10 milioni di euro; significa che per mantenere l’Ascoli ci ho rimesso 10 milioni. Chi verrà dopo di me dovrà spendere le stesse cifre”.

La prima offerta è stata del gruppo italo-svizzero con Re Outside – continua il patron –  ma è saltato in fase di due diligence, non c’erano idonee garanzie; la seconda proposta è stata di Bricofer, abbiamo un accordo di principio: sostanzialmente l’Ascoli è stato svenduto. Ancora non c’è l’intesa, ci siamo dati la mano ma ci sono questioni da risolvere una su tutte l’utilizzo del Picchio Village. Ho incontrato il presidente e mi è sembrato molto interessato, se ci metteremo d’accordo sulle modalità sarà il nuovo proprietario. Mi ha sorpreso che non si sia fatto avanti nessun imprenditore locale”.

Un altro potenziale gruppo era romano – prosegue Bellini – sono stati in vantaggio per molto tempo ma erano indecisi per il costo di mantenimento della società, non erano interessati come lo ero io; l’unico modo per andare in pari è vendere qualche giocatore. Finché non ci sarà la firma ufficiale tutto continuerà come prima, l’unica novità è che Cardinaletti a fine mese andrà via, non lo sostituirò aspettando le decisioni della nuova proprietà; su Cosmi e Cardinaletti decideranno i nuovi proprietari. La società sarà venduta senza debiti, tutti i debitori saranno pagati. Io cederò il mio 90%, gli altri soci decideranno se cedere anche loro o no. Se la trattativa salta? Mi vedrete più spesso, continuerò a cercare un altro potenziale acquirente”.


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