ARQUATA DEL TRONTO – Le operazioni di costruzione delle fondazioni del “PalaRotary” a Borgo d’Arquata prendono il via, dopo la demolizione delle vecchie fondazioni dell’ex scuola, distrutta dal sisma, e la conclusione dello scavo.

Il 22 aprile fu avviato l’inizio dei lavori del PalaRotary, che darà nuovo impulso alle imprese di Arquata, fornendo consulenza e incentivando l’entusiasmo dei giovani. Il Governatore del distretto del Rotary di Ascoli Piceno, Valerio Borzacchini, ha dichiarato che “sarà previsto anche un microcredito per dare vita a nuove iniziative e proposte imprenditoriali, allo scopo di favorire una ripresa del tessuto economico e occupazionale”.

L’ingegnere Fabrizio Cimino, Past President RC L’Aquila Gran Sasso e Direttore dei lavori del progetto Fenice, che vedrà la costruzione di una struttura dotata delle più moderne tecnologie antisismiche, spiega a Piceno Oggi come nasce l’idea e cosa rappresenterà per il territorio di Arquata del Tronto.

“Il progetto Fenice nasce all’indomani del sisma del 24 agosto 2016 – chiarisce Fabrizio Cimino – ed è un idea dell’allora Governatore del Distretto 2090 Paolo Raschiatore. Il Distretto comprende le regioni di Abruzzo, Marche, Molise ed Umbria. Tre di quattro regioni sono state interessate dal tremendo sisma. Il progetto Fenice prevede interventi a favore delle popolazioni terremotate in tre località: Arquata del Tronto, Norcia e Camerino. La prima azione è stata intrapresa nel comune di Arquata, che è uno dei paesi più colpiti dal sisma e bisognoso di aiuti.

Il sindaco Aleandro Petrucci ha rapidamente messo a disposizione l’area della vecchia scuola e, successivamente, i tecnici del Rotary, si sono messi al lavoro per espletare le lunghe pratiche burocratiche ed amministrative per la realizzazione del ‘PalaRotary’ per Arquata.”

Ecco le dichiarazioni, rilasciate a Piceno Oggi, di Fabrizio Cimino.

In cosa consiste il Progetto Fenice?

“Il ‘PalaRotary’ è una struttura in legno dotata delle più moderne tecnologie antisismiche ed impiantistiche ed è realizzata dalla Wood Beton Spa che ha anche costruito il famoso ‘Albero della Vita’ all’EXPO di Milano 2015. Esso ospiterà piccole imprese locali commerciali, artigianali e direzionali, che potranno iniziare ad operare nella zona di Arquata per ridare un poco di slancio economico alla vita del paese. Queste piccole imprese saranno indirizzate e ‘tutorate’ da tecnici esperti del Rotary che metteranno a disposizione le loro capacità professionali”.

Dove sorgerà e quali sono i tempi previsti?

“I tempi di realizzazione previsti sono di 6 mesi dall’inizio dei lavori e pertanto, se non ci sono ulteriori imprevisti, come quello della rimozione delle enormi vecchie fondazioni in cemento armato della scuola crollata, per la fine del 2018 il PalaRotary dovrebbe essere terminato”.

Chi ha finanziato il progetto?

“Il finanziamento proviene dalla solidarietà di tutti i Club Rotary del Distretto 2090, d’Italia e del mondo. Si è scatenata, come fu anche per la ricostruzione della Facoltà di Ingegneria dell’Aquila nel 2009, una gara di solidarietà che ha permesso la realizzazione del manufatto”,

Come è stata accolta l’idea dalla popolazione di Arquata?

La popolazione di Arquata è sempre entusiasta ed impaziente di vedere l’opera finita, il sindaco, i consiglieri comunali e l’ufficio tecnico, sono stati di grande aiuto per ridurre i tempi di espletamento delle pratiche burocratiche che sono comunque complessi e non dipendono solo dal comune, ma dalla Regione, dal Parco dei Sibillini, dalla Soprintendenza e dal Genio Civile”.


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