ASCOLI PICENO – Trenta ore di alternanza scuola lavoro dai banchi del corso per Ottico dell’Iis (l’Istituto di Istruzione Superiore) “Fermi-Sacconi-Ceci” di Ascoli Piceno alla sede provinciale dell’Uici, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Con gli strumenti e gli ausili a sostituire libri e quaderni. Con i bambini e gli adulti non vedenti al posto degli insegnanti, in una serie di incontri che hanno superato il concetto di scuola per diventare anche lezioni di vita.

E’ così che dopo l’esperienza vissuta sul campo, una studentessa dell’ultimo anno ha deciso di dedicare la tesi per la maturità alla cecità, raccontando ai suoi insegnanti, in sede di discussione, la malattia che ha tolto la luce alla persona che l’aveva accompagnata durante tutto il percorso formativo: Cristiano Vittori, presidente dell’Uici di Ascoli Piceno e Fermo, che ha voluto assistere all’esame della studentessa sugellando il successo di una iniziativa che si pone come esempio di integrazione, solidarietà, cultura e tratto d’unione tra la vita scolastica e l’esperienza lavorativa.

Protagonista è Celeste Montenovo, studentessa 18 enne del 5° G, che oltre a conquistare un ottimo voto è riuscita a cogliere e trasmettere attraverso il suo esame il messaggio più importante: l’insostituibile valore del contatto umano anche in ambito scolastico e professionale.

Il Corso “Ottico” dell’Iis di Ascoli Piceno collabora con l’Uici grazie a una convenzione stipulata tra la preside, Patrizia Palanca, e l’Unione stessa nell’anno scolastico 2016/17 nell’ambito dell’attività di alternanza scuola-lavoro. Docenti tutor degli alunni sono gli insegnanti Roberto Alessandrini e Silvia Riga, docente referente la professoressa Maria Elma Grelli.

“Gli allievi del corso Ottico – spiega Silvia Riga – svolgono gli stage presso la sede dell’Uici di Ascoli inserendosi in una realtà per loro nuova, con la possibilità di conoscere la strumentazione utile per la diagnosi delle patologie oculari, di assistere alle visite effettuate da specialisti, di utilizzare strumenti e ausili per persone ipovedenti e non vedenti, sensibilizzandosi a problematiche che coinvolgono più persone di quanto si possa immaginare, soprattutto bambini. Proprio da questa esperienza è nata l’idea di Celeste di approfondire l’argomento e descrivere nella tesina per l’esame di Stato la patologia con cui è nato e da cui è affetto il presidente dell’Unione, Cristiano Vittori, che ha voluto essere presente all’esame. Nella tesina sono stati evidenziati tutti gli ausili di cui Cristiano e le persone non vedenti si avvalgono per poter essere indipendenti e autonomi nelle attività quotidiane”.

Studio, lavoro, ma anche passione ed emozioni nel rapporto che si è creato tra la scuola e l’Uici.

“La commissione, presieduta dalla professoressa Alfonsa Di Simone Perricone – racconta l’insegnante -, ha accolto con entusiasmo questo lavoro che ha emozionato tutti. La collaborazione con l’Unione si è mostrata subito molto proficua e altamente formativa per gli alunni dell’Ottico che continueranno a fare questa esperienza utile per la loro crescita professionale, personale e umana. Esperienza che va a completare e arricchire le conoscenze e le competenze acquisite nel corso statale quinquennale di studi presso la sede in Via Dino Angelini di Ascoli Piceno, al termine del quale gli alunni sono Ottici abilitati all’esercizio delle arti ausiliarie delle professioni sanitarie. Come tutor di questi ragazzi (anche un’altra studentessa, Francesca Giandomenico del 5H, ha realizzato una tesina sull’ipovisione dopo l’esperienza all’Uici) mi ritengo molto soddisfatta per l’impegno, la determinazione, la passione e la sensibilità mostrati nell’affrontare queste delicate tematiche. Vederli crescere non solo da un punto di vista didattico ma anche umano è un’emozione che ripaga gli sforzi necessari per gestire e coordinare l’attività di alternanza”.

“La mia tesina – sottolinea Celeste Montenovo – è frutto dell’esperienza molto positiva fatta all’Uici di Ascoli Piceno. In quel periodo ho conosciuto persone cieche o ipovedenti ed è stato proprio lì che ho iniziato a sentire una spinta nuova che mi ha fatto riflettere, anche con un po’ di commozione, sul mio rapporto con la vita.  Grazie a quell’esperienza ho capito che ci sono persone che a causa delle patologie ogni giorno devono stringere i denti e andare avanti per riuscire a vivere. Ho capito che non bisogna avere gli occhi per vedere, perché paradossalmente si vede anche senza la vista: l’importante è essere pronti a vivere con un approccio diverso. Sono molto grata a tutta l’Uici per avermi regalato queste emozioni, in particolare al presidente Cristiano Vittori che mi è stato molto vicino anche nella realizzazione della tesina per la maturità. Il mio 85 va a tutte quelle persone che mi hanno aiutato e mi hanno aperto gli occhi insegnandomi a essere felice sempre”.

“La candidata che abbiamo avuto è una ragazza molto sensibile – spiega la Preside dell’Istituto, Patrizia Palanca -, come aveva già dimostrato nell’organizzazione di un evento di solidarietà promosso per una raccolta fondi a favore della ricerca, dopo la scomparsa di una nostra giovane insegnante colpita da un tumore. La studentessa aveva raccolto in pieno il suo testamento impegnandosi a fare qualcosa per la ricerca e proseguendo con questa tesi importante e significativa che dimostra competenza in diversi settori e un grande interesse per le persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto: persone per le quali lei non si risparmia mai”.

“E’ stata una grande gioia aver condiviso con gli studenti questo percorso – ha commentato il presidente dell’Uici di Ascoli e Fermo, Cristiano Vittori – e ancor di più avere avuto la possibilità di mettere la mia esperienza al servizio degli studi dei futuri Ottici. Ascoltare Celeste durante l’esame di maturità mi ha emozionato molto e spero che il tempo trascorso nella nostra sede possa risultare prezioso per lei e per i suoi compagni. La collaborazione con l’Iis rappresenta per noi un ulteriore ottimo punto di partenza per tutto il lavoro avviato sul territorio”.


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