ANCONA – “Con la legge sui vaccini vengono allo scoperto, ancora una volta, la confusione, le spaccature e le contraddizioni interne al Movimento 5 Stelle e alla maggioranza di governo nazionale che provano a fare ancora opposizione perché non sanno fornire le risposte che i marchigiani e gli italiani si attendono”.

Così il capogruppo regionale FI, Jessica Marcozzi, nella discussione del 27 agosto in Regione sulla Proposta di legge per la prevenzione vaccinale: “Noi, come Forza Italia, siamo favorevoli alle vaccinazioni perché crediamo che siano un essenziale strumento di prevenzione nei confronti di malattia, spesso anche mortali, strumento che deve inevitabilmente puntare anche sull’informazione e la persuasione. Purtroppo, però, devo constatare che il M5S fa ancora opposizione quando invece è maggioranza – si legge nella nota – Sui vaccini a livello nazionale sono stati solo in grado di promuovere un rinvio di un anno. E inoltre hanno creato solo caos con una circolare ministeriale sull’autocertificazione e poi con emendamenti sul Milleproroghe per non affrontare subito una questione importantissima come quella sulle vaccinazioni – prosegue nel comunicato  Sono spaccati al loro interno con divergenze anche nella maggioranza di governo. Il premier Conte parla di guerra finanziaria internazionale contro l’Italia. Ricordo che il nostro leader Berlusconi, nel 2011, con un Pil positivo (+0,4) e con una disoccupazione pari a un terzo dell’attuale, solo per lo Spread è stato mandato a casa. Ora sento parlare il M5S di strumentalizzazione e di urgenza pretestuosa in merito al consiglio straordinario (odierno) sui vaccini. Ma lo scorso anno è stata la minoranza a chiederne uno simile – si conclude la nota – Li invito dunque, dinanzi a tali contraddizioni e lacune che generano solo caos, almeno a moderare i toni e a iniziare a provare a governare. Il premier Conte parla di guerra finanziaria internazionale contro l’Italia quando il nostro leader Berlusconi, nel 2011, con un Pil positivo (+0,4) e con una disoccupazione pari a un terzo dell’attuale, solo per lo Spread è stato mandato a casa”.


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