ASCOLI PICENO – Si è riunita questa mattina, 7 settembre, la Consulta comunale per la Salute, organo voluto dal consiglio comunale di Ascoli Piceno per monitorare la questione Sanità nel Piceno. A margine hanno parlato in conferenza stampa il presidente della Consulta Giacomo Manni, la vicepresidente Monica Acciarri e Umberto Trenta.

Dopo un prima riunione della Consulta – esordisce Manni – in cui abbiamo incontrato il direttore sanitario dell’Area Vasta Giulietta Capocasa, sono emerse mancanze di dati. Il clima è stato di cordialità e collaborazione, abbiamo parlato anche in maniera molto generica dell’Ospedale Unico, anche se non compete al direttore Capocasa. Oggi c’è stato un secondo incontro, sempre con la Capocasa ed i rappresentanti sindacali, un incontro molto costruttivo in cui sono state messe in luce le criticità presenti, obiettivo della Consulta”

Stiamo raccogliendo vari dati – prosegue il presidente – abbiamo chiesto varie documentazioni, dalle liste d’attesa alla mobilità interna ed esterna. Abbiamo formulato due richieste: un consiglio comunale aperto, che dovrebbe svolgersi a fine settembre o i primi di ottobre, per parlare dei problemi della sanità, dall’Ospedale Unico all’azienda sanitaria Marche Sud e del piano sanitario regionale. Vogliamo dare l’opportunità a cittadini ed associazioni di dire la loro”.

La seconda richiesta – ancora Manni – è una lettera da inviare all’assessore regionale alla sanità per avere i dati che l’Area Vasta non ha. Vogliamo sapere quali criteri sono stati adottati per l’algoritmo e sono stati usati anche per le altre Aree Vaste; vorremmo inoltre avere copia del documento che istituisce gli Ospedali Unici, se c’è. Vorremo capire i risparmi visto che la nostra Area Vasta è in positivo nella mobilità esterna ed aiuta la regione Marche ad essere virtuosa”.

La Consulta si sta comportando in maniera asettica – conclude il consigliere M5S – chiediamo di acquisire documenti per informare i cittadini così ognuno potrà tirare le somme. Da cittadino marchigiano e del Piceno non capisco come siano state fatte queste scelte, soprattutto pensando alle scelte per il Nord della regione”

Vogliamo un incontro con l’assessore regionale e con il presidente Ceriscioli – attacca Trenta – Sono state le domande da fare: innanzitutto da dove verranno le risorse, dal pubblico o dal privato? La Regione si vanta di essere una regione virtuosa come il Veneto ma la nostra sanità è distante anni luce dalla loro. Potrei anche essere d’accordo per un nuovo superospedale, ma devono dirci da dove vengono le risorse, com’è il progetto e come sono state fatte le scelte. In quanto tempo verrà realizzato? Con quali scelte anche urbanistiche? Se ne parla tanto ma non è stato ancora prodotto un atto ufficiale”

“Bene è stato fatto nel chiedere un consiglio comunale aperto – l’affondo della vicepresidente AcciarriFinalmente dopo tre anni iniziamo a parlare di politiche sanitarie e di realizzare un nuovo piano sanitario visto che il precedente è scaduto nel 2014. Ceriscioli promette da inizio mandato di farlo ma non l’ha fatto, ci vorranno quasi due anni per preparare il nuovo piano sanitario ed averlo entro fine legislatura. Finora la sanità ha navigato a vista, per spot territoriali e senza una visione regionale”.

Stiamo discutendo di un’Ospedale Unico deciso con un algoritmo di cui non conosciamo i criteri – prosegue Acciarri – Non c’è un atto né del Consiglio né della Giunta regionale che istituisce l’Ospedale Unico a Spinetoli, c’è solo un parere consultivo della conferenza dei sindaci. Siamo in assenza di programmazione e di rispetto delle regole. Abbiamo un’azienda sanitaria Marche Nord, ci saranno un nuovo ospedale a Pesaro ed un nuovo ospedale privato a Fano, tutti con regolari atti; perché allora non si fa un nuovo ospedale vicino all’autostrada a San Benedetto e si costituisce l’azienda sanitaria Marche Sud?”.


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