ASCOLI PICENO – In una gremita Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno venerdì 14 settembre 2018, è stata presentata l’opera prima di un giovane poeta ascolano, Davide Colletta.

Diciannove anni e tutta una vita ancora da vivere, Davide ha messo a nudo le sue fragilità, le sue domande e un accenno di risposta in una raccolta di quarantotto poesie che ha visto la stampa per la casa Editrice Itaca di Bologna: “Sogni di cartapesta (17 anni per tutta la vita)”.

La presentazione ad Ascoli Piceno ha visto Davide Colletta accompagnato da alcuni relatori con i quali da tempo il giovane ha stretto una forte amicizia. Dopo un breve saluto del Sindaco Guido Castelli, il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Bianchini, amico personale del poeta, che ha messo in evidenza come Davide rappresenti, con le sue poesie, “un uomo che sta difronte alle domande della vita” senza nascondersi dalle difficoltà e dalle necessità.

Il secondo ad intervenire è stato Nicola Campagnoli, professore e scrittore marchigiano, col quale Colletta si è scambiato poesie e che ha curato la prefazione di “Sogni di cartapesta”. Campagnoli ha messo in evidenza come la poesia di Davide introduca un percorso poetico nuovo in cui il poeta cerca e trova dentro di sé un abbraccio misterioso, ammettendo in sé un vuoto, una mancanza, a cui cerca di dare un volto ed un nome.

A seguire il professore Codoni Gabriele ha raccontato di come sia nata l’amicizia con Davide Colletta e con altri studenti, scoprendo che i ragazzi hanno il desiderio di cultura, accorgendosi che c’è una voce, quella dei più giovani, che non ha bisogno di contenuti, ma di un luogo dove poterli esprimere. Codoni ringrazia Davide per il coraggio di parlare di sé, di parlare di ciò che desidera e vuole, ma soprattutto per il coraggio di scriverlo.

L’ultimo intervento è stato proprio quello di Colletta che ha messo in evidenza come lo scrivere per lui sia sempre stato il modo di comunicare con il mondo, riconoscendo che parlare di cose normali è un po’ rivoluzionario in questo periodo storico. Colletta riconosce di essere parte di una generazione che si è fatta anche del male, percependo la necessità di oltrepassare i propri limiti. Riconosce inoltre che “Sogni di cartapesta” è pieno di emozioni, di esperienze e che “il suo correre dietro ad un folle significato di vita ha prodotto questo libro”.

La presentazione ha evidenziato come questo giovane poeta abbia in sé il desiderio grande di non togliere nulla alla vita, dalle sofferenze alle ferite, dal gusto di vivere alle gioie. Nelle poesie di Colletta si perde “qualsiasi tentazione di rassegnazione o di scetticismo, per riaprirsi in uno sguardo di desiderio e domanda in cui tutto viene trasfigurato in un fuoco e in una curiosità di bambini” (citazione prefazione N. Campagnoli – “Sogni di Cartapesta”, pagina 9).

Dopo i dovuti ringraziamenti, la serata si è conclusa con un lungo firma-copie che ha visto tanti coetani di Colletta acquistare il libro di poesie “Sogni di cartapesta (17 anni per tutta la vita)”.


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