ASCOLI PICENO – Ogni anno nei primi giorni di ottobre Italia Nostra propone l’effettuazione di una escursione sul magico Sentiero della Memoria per permettere la scoperta di angoli del nostro territorio impreziositi dalla visione di panorami incomparabili, dalla presenza di essenze botaniche eccezionali e nobilitati dagli avvenimenti accaduti il 3 ottobre 1943.

Quest’anno l’escursione verrà effettuata domenica 7 ottobre e chi lo desidera potrà partecipare liberamente in autonomia e con mezzi propri partendo alla ore 8,30 da Viale Kennedy nei pressi dell’Hotel Marche o recandosi direttamente sul sentiero ai piedi del Colle Giammatura.

L’escursione assume quest’anno una particolare importanza e vuole essere una commossa commemorazione di William Scalabroni , uno dei fondatori della Sezione Italia Nostra di Ascoli Piceno e già Presidente Onorario della Sezione, che nel corso del 2018 è venuto drammaticamente a mancare.

William Scalabroni, cui è stata intitolata la Sezione Italia Nostra di Ascoli, era presente agli avvenimenti accaduti il 3 ottobre 1943 e con la sua viva voce ha fatto rivivere la drammaticità degli eventi e la modalità dell’eroico sacrificio di tre  giovani ascolani.

Quel giorno doloroso un gruppo di giovani ascolani, rifugiati sulla montagna ascolana per sfuggire all’aggressione del nazifascisti, si trovava ai piedi del Monte Giammatura, nei pressi di una Caciara  ora ricostruita a cura dell’ANPI.

Sul monte era calato fortunatamente un fitto nebbione che rendeva quasi nulla la visibilità. Arrivò nei pressi della caciara un gruppo di soldati inglesi, 10 o 12, fuggiti dal Campo d’Internamento di Comunanza.

Avvertirono i giovani che stavano giungendo due nutrite pattuglie di nazi fascisti e chiesero venisse loro indicata la direzione verso sud per sfuggire all’accerchiamento dei nazi fascisti.

In quella direzione si avviarono immediatamente appena fu loro indicata e invitarono i giovani ad allontanarsi anche loro per evitare di essere sopraffatti. Cosa che i giovani fortunatamente fecero. Il nebbione consentì loro di sfuggire all’accerchiamento dei nazi fascisti cha stavano giungendo da sud dal crinale della montagna e da nord,  probabilmente da Folignano.

Questa pattuglia incontrò la strenua resistenza di tre giovani partigiani appostati su un piccolo rilievo della località “ vene rosse” in un bosco lussureggiante. I tre giovani per bloccare l’avanzata dei  nazi fascisti si sacrificarono e soccombettero di fronte alla preponderante potenza di fuoco della pattuglia dei tedeschi. Il loro eroico sacrificio salvò dall’accerchiamento gli altri giovani che si trovavano nei pressi della caciara e consentì loro di allontanarsi prima che fossa troppo tardi.

Ora tre piccole croci disadorne ricordano il sacrificio dei tre giovani eroi: Narciso Galiè, Serafino Cellini e Alessandro Panichi. Nel frattempo l’altra pattuglia , giunta presso la caciara, la imbottì di tritolo e la distrusse.

La sede ANPI di Ascoli ha ricostruito la caciara a eterna memoria di una vicenda storica che non va assolutamente dimenticata. Così coma va custodita la memoria e l’integrità del Sentiero che dalla caciara conduce alle vene rosse, luogo del martirio dove tre piccole croci ricordano l’eccidio degli eroi.

“A nostro parere la caciara, il sentiero, il luogo del sacrificio dei tre giovani eroi, presentano tutte le caratteristiche per essere compresi tra i beni culturali meritevoli di tutela – affermano da Italia Nostra –  Gli stessi, infatti, presentano l’interesse storico particolarmente importante di cui alla lettera a) del comma 3) dell’art. 10 del Codice dei Beni Culturali. D’altra parte il sito merita un’attenta e rigorosa tutela anche quale prezioso bene paesaggistico, da comprendersi sicuramente tra gli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art. 136 del richiamato Codice dei Beni Culturali, dovendo sicuramente ritenersi presenti negli stessi gli elementi richiamati dalla lettera d) del ridetto articolo e cioè la presenza di “bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di queste bellezze”.

“E’ augurabile che gli organi di tutela si attivino per salvaguardare l’integrità e la memoria storica di un angolo del nostro territorio così importante – aggiungono da Italia Nostra –  Sarebbe questa la migliore commemorazione di un personaggio che tanto si è impegnato per la tutela ed integrità del territorio Piceno come il compianto William Scalabroni. La Sezione, dal suo canto, per  sollecitare questo richiesto riconoscimento avvierà una raccolta firme per inoltrare una apposita Petizione”.


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