ANCONA – L’ennesimo capitolo sul fronte terremoto e gestione delle macerie si sta consumando in queste ore. La Regione Marche, infatti, da qualche giorno ha inviato alla PicenAmbiente un ordine di servizio firmato da David Piccinini, dirigente della Protezione Civile (che è Soggetto Attuatore del Sisma) in cui chiede alla ditta di interrompere immediatamente l’attività di gestione delle macerie di tipo “A” e “B”, quelle che presentano interesse culturale: pensiamo a monumenti o chiese andati distrutti nel terremoto del 2016. Nel trattarle, infatti, è possibile che non siano state seguite le corrette procedure.

LA RICHIESTA DI SOSPENSIONE

La missiva seguirebbe una nota del Mibact, il Ministero per i beni e le attività culturali, che recentemente ha anche effettuato dei sopralluoghi per accertare la corretta applicazione delle procedure previste. Sulla questione, oggi, è intervenuto sulle nostre pagine anche il vicesindaco di Arquata Michele Franchi (CLICCA QUI) che si è auspicato “maggiore attenzione” nel trattamento di questo tipo di materiali, per il loro ovvio valore storico e artistico.

ALTRE CONTESTAZIONI A PICENAMBIENTE?

A quanto appreso, poi, la recente lettera della Regione alla PicenAmbiente non sarebbe l’unica contestazione. La ditta, che con decreto del soggetto attuatore dal maggio 2017 è incaricata della gestione delle macerie per le province di Ascoli e Fermo, già a fine agosto si sarebbe vista recapitare una contestazione per inadempienze contrattuali, con tanto di avviso di apertura di una procedura per la risoluzione contrattuale.

PARLA PICENAMBIENTE CON LA PRESIDENTE TALAMONTI

Sull’intera questione abbiamo sentito la presidente di PicenAmbiente Catia Talamonti. “Abbiamo ricevuto comunicazione da parte della Regione che ci ha chiesto di sospendere il trattamento dei flussi di macerie A e B, che sono quelli di interesse culturale al fine di consentire al Mibact di fare il sopralluogo per verificare l’attivazione di tutte le misure per evitare di perdere i beni culturali nella lavorazione” ci dice la presidente che conferma come al momento la PicenAmbiente non sta lavorando quel tipo di macerie. Talamonti, poi, ci conferma come il Mibact ha effettuato ieri dei sopralluoghi, alla presenza dell’Ad della società Leonardo Collina. “Stiamo aspettando comunicazioni a riguardo”.

Chiediamo alla presidente anche lumi sulle altre inadempienze contrattuali che la Regione avrebbe contestato e che riguarderebbero l’intera gestione delle macerie. “Noi stiamo continuando a lavorare come sempre” ci risponde. “Si tratta di una cosa diversa rispetto alla richiesta di interruzione sui flussi A e B” prosegue Talamonti che comunque conferma che c’è una procedura aperta con la Regione. “C’è una corrispondenza tra soggetto attuatore e PicenAmbiente su alcuni punti che riguardano l’intero affidamento dei flussi. Ci sono stati dei rilievi (da parte della Regione n.d.r.) per ritardi e per alcuni periodi in cui le macerie sono state ferme. Noi abbiamo risposto con le nostre deduzioni”.

 

 


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