ANCONA – Nelle Marche sono in corso incentivi alle imprese per le assunzioni per 12,4 milioni di euro che prevedono 1.300 nuovi posti di lavoro. Circa 16 milioni di euro inoltre sono operativi sul territorio per la formazione di oltre 5 mila persone.

E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Regione Marche sulle iniziative di politiche attive per il lavoro in corso sul territorio ed oggetto del confronto che si è svolto tra l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi e i segretari regionali delle confederazioni sindacali.

“Un confronto costruttivo ed utile, che abbiamo concordato di ripetere in modo cadenzato per continuare a valutare insieme gli effetti delle misure predisposte e correggere il tiro dove necessario – ha detto Bravi – La riunione si è orientata prevalentemente sui due capisaldi del Fondo Sociale Europeo: il sostegno alle assunzioni e la formazione indirizzati sia ai disoccupati che agli occupati. Per quanto riguarda le assunzioni la giunta ha impostato le sue azioni alla lotta alla precarietà del posto di lavoro attraverso 10mila euro di incentivi alle aziende per la trasformazione di ogni contratto da tempo determinato in indeterminato. Particolare attenzione è stata riservata all’area del cratere del sisma dove ben 96 imprese risultano beneficiare delle risorse e le assunzioni previste sono 121. Altrettanto importante la formazione sia per l’inserimento di chi non ha lavoro che per l’aggiornamento di chi un lavoro già ce l’ha. I bandi sono stati predisposti in base alle esigenze manifestate dal territorio e dalle aziende con particolare riguardo alle filiere produttive che caratterizzano l’economia marchigiana e all’innovazione partendo dalle tradizioni tipiche locali del “saper fare”. Sulla validità di quanto stiamo facendo – conclude l’assessore Bravi – ci confortano gli ultimi dati Istat: il secondo trimestre 2018 ricordo, ha registrato un tasso di disoccupazione pari al 7,7% con un calo di ben 4 punti percentuali rispetto all’11,06% dello stesso periodo del 2017 e ben al di sotto della media nazionale che si attesta al 10,7% e a quella delle regioni del sud al 17,1%.”.

Tutte le aziende marchigiane hanno la possibilità di usufruire degli incentivi. Ci sono poi avvisi mirati per: le imprese manifattura 4.0, dell’Area di crisi complessa del Piceno, dell’area ITI Merloni e dell’area del cratere. Le aziende che hanno già usufruito di questo contributo sono 187 ma ci sono risorse a disposizione per coinvolgere altre 500 aziende. Sul fronte della formazione la concertazione con le associazioni sindacali e datoriali ha indirizzato la programmazione in base alla rilevazione territoriali dei bisogni formativi su quattro aree strategiche: formazione sulle filiere produttive (tessile, abbigliamento, calzature, legno-mobile, professioni turistiche, edile-costruzioni, agro-alimentare) (5,9 milioni di euro), formazione ad occupazione garantita (1 milione di euro), formazione sulle competenze digitali (2,5 milioni) e formazione sperimentale (6 milioni).

Sono inoltre in fase di avvio corsi nei settori di meccanica, meccatronica, gomma plastica, artigianato artistico , antichi mestieri e turismo. La formazione sperimentale (Big Band) si basa sull’individuazione di raggruppamenti di enti di formazione e sulla rotazione nell’assegnazione dei corsi individuati in base alla rilevazione territoriale dei bisogni.


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