ASCOLI PICENO – “Apprezziamo lo sforzo fatto dai parlamentari Terzoni (Movimento Cinque Stelle) e Patassini (Lega) di presentare un emendamento nel cosiddetto Decreto Genova che, di fatto, riprende le proposte avanzate, nei mesi scorsi, dalla Regione Marche, dagli Ordini professionali, dalle Organizzazioni sindacali, da Legambiente, ANCI e Symbola riguardanti le piccole difformità edilizie che hanno rallentato e, nella stragrande maggioranza dei casi, impedito, fino a oggi, la ricostruzione leggera dei privati”.

Lo afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, intervenendo sulla questione. “Così come abbiamo sempre sostenuto, in ogni sede (da un anno e mezzo a questa parte, non ultimo nell’audizione congiunta alla Camera delle Commissioni Ambiente e Infrastrutture della settimana scorsa), è necessario, per il terremoto del centro Italia, non un condono tombale, come quello che scandalosamente la maggioranza di governo ha previsto per Ischia, ma l’applicazione di una buona dose di buonsenso per fare in modo che chi ha aperto, senza permesso, magari qualche decennio fa, una porta, una finestra, un divisorio per necessità familiari, non venga considerato alla pari di chi ha costruito una casa abusiva o di chi ha trasformato un capanno attrezzi in un appartamento”.

“Non si tratta, quindi, di condono, ma di una piccola sanatoria. Se l’emendamento venisse approvato, entro pochi mesi potrebbero partire i lavori in molti edifici e consentire il rientro nelle proprie abitazioni di migliaia di cittadini. Sempre nell’ottica di una collaborazione costruttiva, non possiamo però esimerci dallo stigmatizzare la gravità della decisione di estromettere i presidenti delle Regioni e in parte i sindaci che portavano la voce del territorio su tutte le scelte relative alle opere da realizzare e al loro finanziamento. Riteniamo questo sia un provvedimento inutile, dannoso e neocentralista che va nella direzione opposta di quella sempre sbandierata dalla maggioranza di Governo” conclude l’assessore regionale.


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