ASCOLI PICENO – Eppoi basta. Continuano le repliche tra centrodestra e Pd sull’esito delle elezioni provinciali che, lo ricordiamo, hanno portato alla presidenza della Provincia il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani che ha battuto il collega di San Benedetto Pasqualino Piunti (Forza Italia). Concediamo l’ultimo diritto di replica ad Aloisa Merciai, segretaria del Pd di Porta Maggiore, poi, a meno di notizie ulteriori, per noi il caso sarà chiuso.

Di seguito la nota.

Dire fare dare.
La regola  di questo gioco, che si faceva da bambini era quella di pagare il pegno e sottostare alla pena che il malcapitato, suo malgrado, doveva pagare. Ma la destra di questa città, non riesce proprio ad accettare la pena. Ancora ieri è tornata a ragionare, per dare un’interpretazione solo numerica, artificiosa, non saprei quanto consolatoria della sconfitta alle elezioni del Presidente della nostra Provincia, tutto questo appunto per non pagare pegno. L’ultimo articolo uscito sulla stampa è talmente delirante, da aver suscitato ilarità anche in alcuni elementi del centro destra.
In sostanza però sottraendo l’esito alla fredda conta dei pesi e “contrappesi” è lecito dire che il centrodestra perde rovinosamente e non solo, ma si mostra diviso e lacerato da lotte intestine neppure tanto nascoste.
Il pd vince perché forte di un progetto politico condiviso da una larga coalizione di partiti e forze civiche, in continuità con il percorso virtuoso intrapreso dall’amministrazione provinciale guidata da Paolo D’Erasmo. Perde Pasqualino Piunti, Sindaco di San Benedetto, un Piunti che era sicuro di vincere e per questo si era candidato, costretto dallo stratega Castelli. Puntavano sul voto dei cinque stelle ed eventuali defezioni del centrosinistra che invece non ci sono state ma si sono verificate al contrario e questo ai fascisti non scende proprio giù. Vince Sergio Fabiani, sindaco di Montegallo, un uomo che unisce perché scelto e votato dal territorio, dalla montagna alla costa. Il centro sinistra rispetto alle elezioni del consiglio di due anni fa,  aumenta i voti, nonostante un comune in meno (Castel di Lama). A questo punto le lacune del centrodestra della città non sono solo grammaticali, ma anche matematiche. Potremmo eventualmente regarargli una calcolatrice.
E allora  il centrodestra ” cambia” accettando come si faceva da bambini serenamente la sconfitta.

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