ANCONA – Le Marche aderiscono all’Osservatorio nazionale agrimafie, “come segno di vicinanza al percorso di qualità dell’agricoltura intrapreso dalla Coldiretti”.

Lo ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, intervenuto al convegno “L’agroalimentare italiano punta sulla legalità”, promosso da Coldiretti Marche alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli, l’organismo è stato voluto dall’associazione agricola per promuovere la cultura della legalità, la tutela del Made in Italy agroalimentare, la trasparente informazione ai cittadini.

“In tutto il mondo c’è un interesse straordinario per il nostro cibo, la nostra storia, la nostra cultura, per l’Italia – ha detto Ceriscioli – Un potenziale enorme che dobbiamo solo mettere a frutto, valorizzare. L’Osservatorio traccia un percorso che serve a raggiungere questo obiettivo”.

La “filosofia” portata vanti dalla Coldiretti, ha aggiunto il presidente, “si sposa con le esigenze della nostra regione. Una realtà di piccole aziende che fa della qualità la propria carta vincente. Una realtà che sa emergere nella competizione internazionale solo se riesce a raccontare la storia, il paesaggio, la cultura profonda che trasmette e trasferisce nell’eccellenza delle produzioni. I percorsi da rafforzare sono due: la tracciabilità del prodotto e i controlli che tolgano dal mercato chi non si comporta correttamente, chi inganna il consumatore. La Coldiretti ha indicato un percorso che la Regione Marche condivide pienamente”.


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