ASCOLI PICENO – Corruzione, concussione, tentata concussione, peculato, rivelazione di segreto d’ufficio, truffa, falso e subornazione di testimone.

Sono alcuni dei 13 capi d’imputazione contestati dalla Procura distrettuale di Ancona all’ex comandante del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Ascoli Piceno, l’allora tenente colonnello Raffaele De Chiara in un’indagine su fatti che sarebbero stati commessi nel 2012.

Il processo che ne è scaturito è terminato oggi con l’assoluzione con formula piena di De Chiara per tutti i capi di imputazione, tranne che per il solo reato di accesso abusivo ad un sistema informatico per il quale è stato condannato a due anni (pena sospesa).

Assoluzione anche per l’imprenditore sambenedettese Roberto Capocasa e il brigadiere della Guardia di Finanza Nicola Melozzi. L’inchiesta riguardava fra l’altro supposte utilità materiali gratuite come ristrutturazioni edilizie, autovetture e soggiorni in albergo, a volte in cambio di controlli fiscali “alleggeriti”.


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