GROTTAZZOLINA – La settima giornata di Campionato mette di fronte le prime della classe, con la Olimpia Bergamo scesa a Grottazzolina col chiaro intento di consolidare ed allungare il primato in classifica, ed una Videx che di contro vuol fare ciò che le è riuscito perfettamente sino ad ora: vendere cara la pelle. Percorso simile anche quello che vede le due squadre arrivare al match, entrambe costrette a rinunciare all’opposto titolare, con la non trascurabile differenza che per Bergamo si è trattato di un “taglio” voluto (Adamajtis “rimandato a casa” prima dell’esordio), mentre per la Videx hanno deciso gli altri.

Olimpia Bergamo in campo con Garnica in cabina di regia opposto a Romanò, Erati e Cargioli al centro, Tiozzo e Shavrak schiacciatori, con Innocenti libero; coach Ortenzi risponde con la diagonale MarchianiCalarco, Vecchi in banda in coppia con Centelles, Gaspari e Cubito al centro e Romiti a dirigere le operazioni di seconda linea.

Ad aprire la gara è la formazione ospite con Cargioli al servizio, Calarco in mani out inaugura il tabellone; sorpasso immediato della Olimpia con Shavrak a muro, ma è Garnica a regalare il doppio vantaggio con un curioso mani out su Cubito (3-5). Cargioli in primo tempo perentorio ed un monster block di Tiozzo provano a far scappar via la formazione di Spanakis sul +4, ma ancora Calarco e poi Vecchi fanno 7-9; il doppio vantaggio si mantiene invariato fino alla pipe in ricostruzione di Tiozzo ed al muro su Centelles che porta Bergamo sul 9-13 e costringe coach Ortenzi al time out, infastidito dalle troppe disattenzioni della propria squadra, soprattutto a muro. Al rientro è però sempre la formazione ospite a menare le danze, sapientemente orchestrata da un Garnica in gran serata; la ricezione lombarda tiene e dal centro Cargioli ed Erati hanno gioco facile, sul fronte Videx è Calarco a provare a tenere a galla i compagni ed in parte ci riesce, costringendo Spanakis al tempo tecnico sul 16-18. La misura che per la Videx non è affatto un avvio fortunato la dà un servizio insidioso di Vecchi che rotola sul nastro e si ferma sul campo locale, e l’insolito errore di Pulcini neo entrato in battuta; Bergamo ne approfitta e sul 18-21 il gioco si ferma di nuovo con Ortenzi che prova a stoppare il cammino dei biancorossi. Il tentativo sembra vano, la ricezione locale tentenna sulla jump float di Erati ed è 20-23; l’ingresso al servizio di Minnoni permette però ai blu di prendere coraggio ed accorciare fino ad un insperato -1, con Spanakis che butta dentro Sette per Shavrak per quadrare la seconda linea. Il capitano dai nove metri va però subito a beccare impreparato l’ex Volley Potentino ed è pareggio a quota 23; Romanò però non ci sta e riporta sopra Bergamo sul 24-25. A questo punto è adrenalina pura, ed a ribaltare le sorti dell’incontro è un incredibile “monster block” di Hiroshi che infiamma un Palas letteralmente gremito; Calarco la chiude immediatamente, altro muro ed è 1-0.

L’equilibrio in avvio di secondo set è subito rotto dalla Olimpia che si porta sul doppio vantaggio per effetto della battuta di Romanò che rimpalla sulla rete “spiazzando” Vecchi per il 2-4; un paio di combinazioni errate regalano poi subito il +4 ai lombardi, ed ancora una volta arriva l’ace di Romanò con l’aiuto del nastro, 2-7. La rabbia degli ospiti si trasforma in energia positiva, sul fronte Videx invece sembra non funzionare più nulla e Tiozzo in diagonale allunga sul 5-11; sempre lui ad eludere il muro locale per il 8-14. Ortenzi anticipa il cambio Pulcini-Gaspari per provare a riaccorciare il gap, ed il giovanissimo sambenedettese lo ripaga subito con un ace ed una difesa da urlo sulla quale Centelles capitalizza il -3; Spanakis ferma tutto con un tempo tecnico, ma al rientro Shavrak spara out ed è 13-15. La speranza di riaprire il set sembra ancora una volta alla portata, ma torna a spegnersi la luce tra i locali, e Tiozzo a muro su un ottimo Calarco sigla nuovamente il +5 ospite; coach Ortenzi riprova dunque a giocarsi la carta Minnoni che tanto aveva giovato nel parziale precedente. Il capitano, come sempre, si fa trovare pronto, e tra ottimi servizi ed altrettanto efficaci difese si torna sul 17-19, con Spanakis che subito intende chiarire le idee ai suoi preoccupato dal riavvicinamento della Videx. La “sveglia” dà i suoi frutti, Romanò pesca l’incrocio delle righe colpendo male il pallone in attacco ed è nuovamente +4 Olimpia, certificando che stasera il giovane mancino è decisamente in debito nei confronti della fortuna; il parziale di fatto finisce qui, c’è ancora spazio per un ace di Vecchi che letteralmente abbatte la ricezione biancorossa, ma il 20-25 riporta le due formazioni in parità.

Il terzo set si apre subito con l’ace di Cargioli, raddoppia Romanò; la Videx riparte con il motore freddo ed un Centelles che insolitamente fatica a mettere palla a terra. Il cubano volante accende la miccia con due muri consecutivi su Romanò, Gaspari al servizio è positivo e propizia una serie di attacchi positivi fino al 8-4. E’ però un fuoco di paglia, e con l’ace di Erati e un errore di Centelles la situazione torna di nuovo in parità (11-11). Un momento di appannamento riporta sopra gli ospiti di tre, con Calarco “beccato” impreparato in ricezione; negli scambi successivi la situazione si mantiene invariata finché l’errore di Vecchi al servizio segna il 13-17. La “carta” Pulcini porta ancora i suoi frutti a suon di ace, il solito Calarco riporta la Videx a -1 (16-17). Shavrak è un osso duro, ma quando Cubito pesca un muro vincente Spanakis è costretto al time out; sul -3 Ortenzi si gioca la carta Minnoni, e l’ace del capitano porta la Videx sul 20-22. Il ribaltone arriva con Marchiani in battuta, la Olimpia si disunisce ed è 23-22; nessuno però ha intenzione di mollare di un centimetro. Calarco da una parte e Shavrak dall’altra picchiano come ossessi, ed è un continuo rincorrersi con Cubito a siglare prima il 26-26 e poi il 28 pari di un parziale davvero interminabile; il pubblico soffre insieme ai ragazzi e Vecchi, Tiozzo e Romanò provano ad alternarsi nel chiudere il parziale. A farlo è però Cargioli, che ironia del destino chiude il set come lo aveva cominciato, con un ace.

Subito Shavrak ad aprire il quarto parziale, Tiozzo si inventa una pipe su secondo tocco per lo 0-2; il pari arriva presto però, con Vecchi che pesca il mani out del 3-3. Romanò riporta sopra di due i suoi da seconda linea, Centelles di contro è comprensibilmente marcatissimo e incide meno del solito; Bergamo si porta sul 7-5 con Cargioli in primo tempo, risposta immediata di Cubito. Non appena la Videx accenna una reazione, prontamente la Olimpia mostra i denti e con Shavrak si porta sul 8-11, che diventa 10-13 quando Romanò in battuta “abbatte” Hiroshi; dove la differenza si fa però più marcata è a muro, con Bergamo capace di “sporcare” tutti i palloni, e di contro Grottazzolina che fatica tantissimo a frenare le bocche di fuoco di Spanakis. Erati e Cargioli dal centro fanno male in “veloce” con una continuità disarmante, Calarco si carica sulle spalle gran parte degli attacchi vincenti locali ed accorcia sul 16-17; la misura della differenza in campo la fa il pallone del 18-20, che Garnica difende quando ormai tutti la davano per persa, e trasforma il doppio vantaggio quello che sembrava davvero una parità ormai acquisita. La solidità in ricezione dei lombardi è sicuramente la più importante incontrata sinora, ci mette poco Romanò ad inchiodare a terra il 20-22; l’errore al servizio di Simone Calarco, sin qui per distacco il migliore dei suoi, sembra annullare ogni residua speranza, ma Vecchi mura Romanò e si va sul 23 pari. Quando però Cargioli spara a terra l’ennesimo primo tempo non c’è davvero più tempo per recriminare, Romanò mura Vecchi e la partita si chiude regalando tre punti alla formazione che indubbiamente ha meritato maggiormente sul fronte della prestazione.

La Videx può recriminare sicuramente per quel terzo interminabile set che per un soffio non è riuscita a chiudere a proprio favore, e che forse avrebbe permesso di raccontare un finale diverso; Bergamo si gode invece un primato ineccepibile per quanto visto sul campo, con un gioco corale del quale Garnica è perfetto direttore d’orchestra. I padroni di casa, d’altro canto, in una serata storta possono godersi un pubblico meraviglioso, a gremire gli spalti in ogni ordine di posto trascinando i ragazzi anche quando le speranze si stavano definitivamente affievolendo; ripartiamo da loro, componente importantissima e sempre determinante, che non finiremo mai di ringraziare.

Il tabellino – M&G Videx Grottazzolina – Olimpia Bergamo 1-3

M&G Videx: Cubito 7, Vecchi 16, Centelles 21, Calarco 26, Gaspari 6, Marchiani 1, Romiti (L1) 66%, Minnoni 1, Romagnoli, Pulcini 2. N.e.: Di Bonaventura, Vallese (L2). All. Ortenzi All2. Pison

Olimpia Bergamo: Erati 12, Innocenti (L1) 53%, Cargioli 16, Tiozzo 14, Garnica 5, Shavrak 17, Romanò 19, Cioffi, Franzoni (L2), Sette 1. N.e.: Marzorati, Cogliati, Gritti.

Arbitri: Carcione – Noce.
Parziali: 27-25 (30’), 20-25 (26’), 31-33 (39’), 23-25 (31’). NoteVidex: errori in battuta 17, ace 5, muri vincenti 14, ricezione 59% (32% perf.), attacco 44%. Olimpia: errori in battuta 13, ace 8, muri vincenti 17, ricezione 51% (25% perf.), attacco 48%.


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