ASCOLI PICENO – Gli eroi nel fumetto americano rivivono in “Super Heroes“, il primo libro dell’ascolana Valentina Zeppilli (Intrecci Edizioni).

“La figura del supereroe ha da sempre affascinato il pubblico di tutto il mondo e di tutte le età, – si spiega nella descrizione del libro – ne è esempio il successo che il filone dedicato ai supereroi sta riscuotendo al cinema e in televisione. Ma il mezzo che originariamente ha dato vita a questi miti senza tempo, e che più di ogni altro è stato in grado di far sognare intere generazioni, è quello del fumetto.”

L’autrice spiega che “il libro è nato dal progetto di tesi di laurea che ho realizzato qualche anno fa per la facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma.”

Piceno Oggi ha posto alcune domande a Valentina Zeppilli, che ruotano intorno a una domanda: quanto il fumetto rappresenti il mezzo di comunicazione più efficace della figura del supereroe.

Il tuo libro racconta la figura del supereroe attraverso fumetto, mezzo che ne ha consentito l’origine. Perchè questa scelta?

“Ho scelto di analizzare la figura del supereroe all’interno del fumetto perché oltre ad essere il mezzo che ne ha permesso la nascita, la diffusione e l’evoluzione ritengo che il fumetto sia un mezzo di comunicazione estremamente potente e suggestivo. Trovo inoltre particolarmente affascinante la capacità del genere supereroico di creare dei veri e propri miti in grado di influenzare tutti gli ambiti culturali”.

I supereroi sono spesso considerati una creazione americana, sebbene esistano supereroi di successo anche in altri paesi. Credi sia così? Oppure è possibile trovare personaggi al di fuori di quelli più diffusi e conosciuti?

“Il fumetto supereroico viene considerato una realtà americana perché è proprio negli Stati Uniti che ha origine e prolifera in particolare grazie alla sua capacità di rappresentare la realtà storica e sociale del paese. Tuttavia il successo del genere supereroico non si arresta alla sola realtà statunitense ma ben presto si estende in tutto il mondo coinvolgendo un enorme numero di lettori e alimentando l’immaginario collettivo. Credo che sia proprio questo l’aspetto che ha permesso la nascita di nuovi supereroi anche negli altri paesi e tramite realtà editoriali più indipendenti meno legate all’industria mainstream”.

Pensi che la crescente popolarità della figura del supereroe al cinema e in televisione, abbia eliminato l’attrattiva per il fumetto, oppure possono coesistere, senza sovrapporsi?

“Non credo che il fumetto stia risentendo di questa ondata di popolarità che negli ultimi tempi stanno avendo i supereroi al cinema e in televisione, anzi credo che sia un modo per avvicinare tante nuove persone, sia adulti che bambini, ad un mezzo straordinario che purtroppo oggi viene considerato a torto di più difficile fruizione”.

Quando, dove e insieme a chi presenterai Super Heroes ?

Venerdì 21 dicembre, presso la libreria Prosperi di Ascoli, ho in programma una presentazione. Moderatrice dell’incontro sarà Valentina Falcioni”.


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