ASCOLI PICENO – Di seguito una nota del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.

“La Regione Marche aveva ricevuto dal Ministero dell’Ambiente, non più tardi di un anno fa, poco meno di 8 milioni di euro per la bonifica della vasca di prima pioggia nell’area Sgl Carbon. Lo stanziamento per la messa in sicurezza di quella parte delle sponde del Tronto traeva origine dalla nota sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea aveva condannato lo Stato Italiano ad una multa mostruosa (800 mila euro all’anno) per le condizioni di inquinamento del sito.

La vice Presidente della Regione Marche (Anna Casini, ndr), l’anno scorso, aveva magnificato lo stanziamento del Ministero dichiarando testualmente che si trattava di “un risultato importante che abbiamo perseguito con tenacia e che sta portando a risultati concreti per la comunità ascolana”. Fatto l’annuncio tuttavia, la Regione Marche (ancora una volta inadatta e inadeguata alle sue funzioni istituzionali) non ha mosso paglia e i soldi sono rimasti nel cassetto, alla faccia della sanzione europea che il contribuente italiano continuerà a pagare (con maggiorazioni) di tasca propria. Ora il Ministero dell’Ambiente intende commissariare la Regione e presumibilmente sostituirsi a chi, a Palazzo Raffaello di Ancona non ha voluto o saputo, avviare la messa in sicurezza. La notizia  è devastante anche perché – in base agli accordi tra Comune e Restart – l’attivazione del finanziamento pubblico avrebbe consentito una corrispondente riduzione delle volumetrie edilizie prevista nell’area. In una parola: meno cemento è più verde.

L’assessore Sciapichetti, a fronte a questa ulteriore e gravissima dimostrazione di inefficienza/ostilità della Regione nei confronti della Città di Ascoli, minimizza l’accaduto e implicitamente smentisce la sua collega Casini la quale aveva annunciato trionfalisticamente il finanziamento.

A questo punto non ci resta che auspicare l’intervento del commissario nazionale per le bonifiche affinché si sostituisca alla regione e garantisca un intervento di messa in sicurezza reso tanto più sollecito dalle norme in deroga che possono essere applicate in sede commissariale. Ne beneficerà il contribuente italiano, che in relazione alla sanzione europea ha dovuto sborsare somme ulteriori per colpa della regione Marche. Ne beneficerà il progetto complessivo che potrà diminuire l’ingombro edilizio previsto nell’ambito di quello che sarà il più grande parco urbano delle Marche.

Nella prossima seduta, la Giunta comunale approverà la convenzione con la società Restart per l’avvio materiale dei lavori. Un ulteriore tassello di questo straordinario progetto che consentirà ad Ascoli Piceno di realizzare un sogno che dura da un secolo.
Nella vita delle amministrazioni pubbliche, come in quella delle persone c’è chi opera e c’è chi chiacchiera.
La vicenda della riqualificazione dell’area ex Sgl Carbon ne è la più lampante dimostrazione.”


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