ANCONA – Il numero dei casi di influenza in Italia inizia lentamente a crescere e il picco epidemico è previsto nel periodo delle festività natalizie. C’è quindi ancora tempo per correre ai ripari, ma bisogna affrettarsi.

L’influenza è un problema molto rilevante di Sanità pubblica, con un considerevole impatto dal punto di vista epidemiologico, clinico ed economico. Inoltre, la possibilità di complicanze gravi in alcune categorie di soggetti (anziani e persone con malattie croniche) risulta rilevante.

La vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze. Inoltre, la vaccinazione antinfluenzale rappresenta un’importante misura di protezione non solo per sé stessi ma anche per chi ci sta intorno, riduce la probabilità di complicanze e riduce il carico dell’assistenza sanitaria (pronto soccorso, ambulatori medici), nei periodi di maggiore affluenza.

In particolare, la vaccinazione è fortemente raccomandata ed effettuata gratuitamente alle persone di età pari o superiore a 65 anni, che sono maggiormente suscettibili e per le quali, ogni anno si registra un eccesso di ricoveri ospedalieri e di mortalità correlati all’influenza. Per questa fascia d’età vaccinarsi è quindi di primaria importanza. Altre categorie per le quali la vaccinazione è fortemente raccomandata sono tutte le persone a rischio di complicazioni che hanno patologie croniche, le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e il personale sanitario.

È di quest’anno, inoltre, la novità dell’offerta gratuita anche ai donatori di sangue. Non è tardi per ricorrere alla prevenzione vaccinale. È ancora possibile farlo presso tutti gli ambulatori vaccinali ASUR e presso gli ambulatori dei medici di Medicina Generale.


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