ARQUATA DEL TRONTO – La comunità di Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto, lancia la petizione “La valle non si tocca, vogliono asfaltare la Valle di Capodacqua! Fermiamoli! Impediamo la distruzione di un habitat naturalistico fondamentale alla formazione di una delle più importanti sorgenti dell’acquedotto del Tronto“.

La contestazione si svolgerà giovedì 20 dicembre alle ore 10 davanti la prefettura di Ascoli Piceno.

“La manifestazione è indetta per contestare la realizzazione del bypass – spiega Monia De Angelis – che Anas vorrebbe realizzare attraverso la valle di Capodacqua, tetto della sorgente dell’acquedotto gestito dalla Ciip e che rifornisce circa 50 comuni fino ad Ascoli, San Benedetto e Fermo. Dapprima si era diffusa la notizia che la conferenza dei servizi che vede partecipi Anas, Asur, Arpam, Ente Parco, Regione, Comune, fosse stata fissata per il 14 gennaio 2019, poi, venerdì scorso abbiamo appreso dell’anticipo al 20 dicembre, dopo numerosi solleciti anche da parte di Arpam e Legambiente”.

Secondo gli organizzatori anche il Ciip, il Consorzio Idrico Intercomunale del Piceno e il Comune di Arquata avrebbero manifestato una loro contrarietà.

“Il bypass servirebbe per collegare l’Umbria alle Marche, strada che peraltro già esiste con altro percorso, ma richiede un lavoro di recupero. Alcune sorgenti si sono abbassate anche di 70 centimetri dopo le scosse, non possiamo permettere che si rischi alcunché intervenendo a ridosso di quella di Capodacqua. Se i lavori derivanti da questa bretella dovessero comportare un rischio idregeologico nel drenaggio dell’acqua, potrebbe essere messa in discussione anche la ricostruzione della frazione stessa” continua la De Angelis.

“Chi si prenderà la responsabilità di svolgere – si legge nel comunicato preparatorio della manifestazione – i lavori in un contesto così delicato, già minato ed alterato dal terremoto? Chi si prende la responsabilità di martoriare ulteriormente un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo? Scendere a compromessi per ottenere da Anas lo svolgimento di lavori che si rimandano da due anni, è ingiusto e pericoloso, Anas nella frazione Capodacqua ha promesso da tempo che si sarebbe occupata del ripristino di un ponte fondamentale per il collegamento ad una parte del paese ferma al 26 agosto 2016. Ad oggi questi lavori non sono presi in considerazione, ma la creazione di un bypass ad impatto ambientale drammatico e con rischi di costruzione altissimi sembra la via più percorribile”.

“Il ripristino della strada provinciale 64 che conduce a Forca Canapine, consentirebbe la ripartenza di attività basilari per la zona: ristoranti, rifugi e la stazione sciistica Nordica chiusa da due anni e chiaramente non delocalizzabile, ma Norcia ha fretta e gli altri abbassano il capo. Questa ed altre assurdità pesano come macigni sulle spalle di una popolazione che comincia a non poterne più” si legge.

Sostiene la petizione anche la Lega della provincia di Ascoli Piceno. Il Commissario provinciale Andrea Maria Antonini in occasione del consiglio provinciale di martedì 18 dicembre presenterà una mozione d’urgenza per impegnare la Provincia a dichiararsi contraria a tale opera, in occasione della riunione di servizi convocata per il 20 dicembre.

Per firmare la petizione online, basterà collegarsi a https://www.change.org/p/aleandro-petrucci-a-n-a-s-asfalter%C3%A0-la-valle-di-capodacqua-fermiamoli-ora

 

 

 

 


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