ASCOLI PICENO – La ricorrenza della scomparsa del Presidentissimo Costantino Rozzi quest’anno si terrà durante il match Ascoli-Brescia, valido per la 17^ giornata del Campionato di Serie BKT, in programma venerdì 21 dicembre alle ore 21 al “Del Duc”a.

Sarà ricordato il Presidentissimo Costantino Rozzi a 24 anni dalla sua scomparsa e i calciatori bianconeri, come di consuetudine, indosseranno i calzettoni rossi.

Costantino nacque l’11 gennaio 1929 e ci lasciò il 18 dicembre 1994.  Il presidente dai calzini rossi che tanto amava Ascoli sarà sempre ricordato da tutti i tifosi del Picchio e da tutti come colui che fece conoscere la piccola città marchigiana ovunque. A distanza di 24 anni il suo ricordo rimane indelebile. Nel 2017 anche sua moglie, la signora Franca il 6 ottobre ci ha lasciati, chiudendo una fase della storia dell’Ascoli calcio.

Rozzi rimane nella memoria di tutti, e non solo i meno giovani, perché ha costruito un pezzo di storia dell’Ascoli e della città. Con lui i bianconeri hanno sfidato le più grandi e blasonate squadre di serie A, rimanendo nella massima serie per 14 anni. L’Ascoli ha vinto una coppa europea, la Mitropa Cup, e sul prato del Del Duca da lui costruito hanno giocato calciatori come Casagrande e Bierhoff e allenato uomini come Carletto Mazzone che qui mosse i suoi primi passi da mister.

Il ricordo di Aldo Sensibile in un’intervista rilasciataci lo scorso anno.Sensibile arrivò ad Ascoli nel 1976 insieme a  mister Renna, come vice, nella stagione che porta i bianconeri nella massima serie, rimanendo fino al 1979: ” Fui contattato da Rozzi che voleva che io tornassi ad Ascoli – racconta Sensibile –  mi portò al ristorante i Tre Archi di Porto Sant’Elpidio e mi disse che dovevamo pranzare con Boskov,  lo conoscevo perchè avevo preso lezioni da lui a Coverciano, facemmo questo pranzo dove c’erano anche Regoli e Panichi eravamo 4 dirigenti. Era l’anno della retrocessione  e Rozzi voleva subito risalire con Boskov, io conoscevo bene la serie B e i giocatori. Inizialmente non andammo d’accordo,  Boskov aveva in mente Fontana di Arezzo come collaboratore ma Rozzi disse no l’uomo di fiducia è Sensibile”. Piano piano lo conquistai nel ritiro e dopo 20 giorni che lavoravamo insieme diventammo grandi amici.”

Aldo Sensibile, l’amicizia con Boskov e le chiamate di Rozzi: il racconto e gli aneddoti degli anni ascolani

Celebre per molte delle sue frasi pungenti sul calcio ma anche per il forte attaccamento alla sua squadra,: “L’Ascoli è come una malattia, quando ti si attacca non ti lascia più”. Il Presidentissimo era il primo tifoso dell’Ascoli: “Voi forse non mi credete oppure vi metterete a ridere ma io non me ne vergogno: quando l’Ascoli perde mi vien da piangere. Quando la mia squadra esce battuta dal campo una tristezza mi assale e tutto mi precipita addosso.“

 

Sui tifosi e la città:Il pubblico mi commuove in maniera particolare. Quando ascolto l’incitamento collettivo di duemila e più voci, quando vedo i tifosi urlare e cantare tutta la loro passione un nodo mi percorre la gola.“


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