PALERMO – Brutto tonfo per l’Ascoli che, al Renzo Barbera, cade 3-0 contro il Palermo, capolista. A spalancare la strada ai rosanero è stato il clamoroso autogol di Perucchini. Nella ripresa, poi, sono arrivate altre due reti, siglate da Chocev e Szymnski.

PAGELLE 

PERUCCHINI 3 – Incommentabile. Non c’è altro da aggiungere.

LAVERONE 5,5 – Parte bene, arrivando anche alla conclusione dal limite dell’area; tuttavia, tende a spegnersi abbastanza rapidamente con il passare dei minuti, finendo a giocare una gara piuttosto anonima. Nel secondo tempo, poi, soffre più del dovuto le incursioni dei giocatori del Palermo dalla sua parte. Inoltre, non è reattivissimo ad avventarsi su Chocev, dopo la respinta di Perucchini, in occasione del raddoppio rosanero.

BROSCO 6 – Dei difensori è quello che, come spesso accade, se la cava leggermente meglio degli altri, facendosi trovare sempre attento e concentrato sulle imbucate dei giocatori rosanero. Pur non avendo responsabilità sui gol, viene difficile dare un voto superiore alla sufficienza ad un difensore che ha visto la sua squadra subire tre gol.

VALENTINI 6 – Parte bene con qualche buona chiusura e, poi, pur non facendosi notare per alcuna giocata positiva, non commette nemmeno gravi sbavature. Fondamentalmente, vale lo stesso discorso fatto sopra per Brosco: una difensore che vede la sua squadra subire tre gol, pur senza colpe, non può ricevere una valutazione troppo positiva.

D’ELIA 5 – Inizio complicato, nel quale subisce con costanza le incursioni dei giocatori rosanero, che capiscono presto qual è il lato più molle della retroguardia bianconera. Prova a riprendersi, appoggiando con buona continuità la manovra offensiva ed arrivando più di una volta sul fondo; ma i suoi cross non hanno quasi mai esito positivo. ADDAE (dal 66′) 5 – Entra e prende un ammonizione quasi da record. La sensazione è che con il suo ingresso la squadra perda un po’ di equilibrio in mezzo al campo.

FRATTESI 5 – Gara decisamente sottotono. Manca completamente dell’adrenalina e della cattiveria agonistica che aveva sempre caratterizzato le sue prestazioni. Invece, oggi, appare piuttosto scarico e, di conseguenza impreciso nelle giocate. Esempio: quando può concludere a porta spalancata, dopo un’uscita errata di Brignoli, mastica malamente il pallone con il sinistro.

TROIANO 5,5 – Il Palermo ha grande dinamismo sulla trequarti e questo tende a metterlo più in difficoltà. Nel complesso, comunque, gioca una prima parte di gara abbastanza ordinata. I problemi arrivano quando la condizione fisica comincia a calare; in questa gara, purtroppo per lui, non è bastata l’esperienza per essere un efficace schermo davanti alla difesa.

CAVION 6,5 (IL MIGLIORE) – Corsa, intensità ed anche qualche giocata di buona qualità sono gli ingredienti della sua prestazione, ed in linea più generale del suo modo di interpretare il gioco del calcio. Corre tantissimo, sia con il pallone che senza, e, difatti, è il giocatore più pimpante della squadra bianconera. Inoltre, come quasi sempre accade, è l’ultimo a gettare la spugna.

NINKOVIC 6 – Non si può negare che, come sempre quando è in campo, sia il metronomo delle azioni bianconere, calamitando su di sé tutte le azioni d’attacco del Picchio; e non si può negare che molti dei pericoli creati dall’Ascoli nascano dai suoi piedi. Tuttavia, manca leggermente di precisione e cattiveria quando c’è da fare la giocata veramente decisiva.

BERETTA 5 – Come al solito, la volitività e l’agonismo non mancano nella sua prestazione; tuttavia, ciò non è abbastanza per conquistarsi una sufficienza, soprattutto se si è un attaccante. Non vede praticamente mai la porta e, quando avrebbe l’opportunità per arrivare alla conclusione, arriva sempre con un attimo di ritardo.

ROSSETI 5 – Leggermente meglio di Beretta, forse, ma il discorso in fin dei conti è sempre quello: è un attaccante, dovrebbe essere il finalizzatore delle azioni d’attacco della squadra; invece, non arriva praticamente mai alla conclusione se non con un colpo di testa piuttosto sbilenco a metà del primo tempo. Si muove anche discretamente fuori dall’area, ma è troppo poco. NGOMBO (dal 75′) s. v. – Entra e prova a partecipare attivamente alla manovra; la sensazione, in verità, è che quando lui è entrato in campo, i suoi compagni ormai lo avessero già abbandonato mentalmente.

 

VIVARINI 5,5 – Prestazione, onestamente, molto difficile da giudicare. L’Ascoli subisce il Palermo nei primi minuti, ma, paradossalmente, proprio nel suo momento migliore, quando stava guadagnando campo e fiducia, viene affossata da una giocata incommentabile di Perucchini. Nel secondo tempo, la squadra, almeno fino al 2-0, sta abbastanza bene in mezzo al campo, provando anche a creare qualche presupposto interessante, anche se non con eccessiva pericolosità. Ecco, forse, si poteva provare ad ovviare prima all’evidente sterilità offensiva del Picchio.


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