ARQUATA DEL TRONTO – Dalle promesse ai fatti potrebbe diventare il motto dei membri dell’Associazione Arquata Potest, che raggiunge con successo ogni obiettivo prestabilito.

Il 29 dicembre 2018 è stato recuperato l’antico sentiero tra Trisungo e Faete, che rientra nel progetto CamminArquata, dopo Arquata-Spelonga e Faete-Spelonga.

La riuscita del progetto è stata possibile grazie ai volontari Carlo Ambrosi, Paolo Izzi, Sante Corradetti di Arquata Potest, Andrea Ferretti e Vincenzo Nespeca di Chiedi alla Polvere/Ask the Dust, Emanuele e Corrado Longa del Gruppo Alpini Arquata, Roberto Pichini e Daniele Di Vittori di Festa Bella Spelonga, sotto la supervisione dell’alpinista e scrittore Vittorio Camacci.

Il sentiero Trisungo-Faete rappresenta uno dei sentieri che Arquata Potest vuole rilanciare per creare una rete sentieristica che, attraverso i boschi, possa unire le frazione colpite dal sisma e realizzare un circuito a favore degli escursionisti.

L’Associazione Arquata Potest ha organizzato questa battuta di recupero con entusiasmo,” c’è stata una bella partecipazione, tanti volontari di diverse associazioni, sebbene il sentiero è stato particolarmente complicato da recuperare, a tratti era molto largo fino a 6 metri. Era un antico sentiero, poi diventato nel tempo strada provinciale, con lo sbocco sulla Salaria.

Ci sono voluti due giorni di lavoro intenso, la vegetazione era fitta in quanto erano sentieri non più percorsi dagli anni ’50. Tendenzialmente, il nostro intento è quello di mantenere alta l’attenzione su Arquata del Tronto. Vogliamo cercare di creare la rete sentieristica,  in attesa che parta la ricostruzione, per permettere al circuito di diventare un volano per l’ecoturismo e il turismo lento.

Ci rendiamo conto che le priorità sono altre, ma anzichè rassegnarci preferiamo tirarci su le maniche e fare la nostra parte, per i nostri paesi.

Abbiamo collegato diverse frazioni, quelle fuori dalle zone rosse, sul versante dei Monti della Laga. Nei prossimi anni, contiamo di recuperare anche quelli dei Sibillini.

Lo scopo è quello di far avvicinare le persone che amano il trekking ad Arquata,  in questi anni difficili, anche per le aziende che coraggiosamente hanno deciso di ritornare nel territorio di Arquata, nel nostro piccolo far lavorare bar e ristoranti.

Il grande interesse, che abbiamo rilevato anche con la passeggiata prima della sagra Marrone che passione, in collaborazione con il Festival dell’Appennino, nonostante il maltempo c’erano circa 50 persone, ci ha dimostrato che portare ad Arquata gli amanti del trekking potrebbe diventare un ulteriore aiuto all’economia del territorio.”

Non solo natura per Arquata Potest, ma anche editoria.

Sono due le opere dedicate al territorio arquatano, Torre civica e Ottocento arquatano di Gabriele Lalli.

Recentemente, i due libri sono stati presentati a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno. “La serata è stata un grande successo, Roberto Alessandrini ci ha permesso di far conoscere anche ad Ascoli il nostro progetto editoriale, per noi è stato un periodo proficuo.”

Arquata si rimette in cammino, alcuni sentieri sono pronti per essere attraversati, la tenacia dei giovani del luogo non cessa di esistere anzi si alimenta con l’amore per la propria terra.

I riferimenti e i progetti dell’Associazione Arquata Potest sono reperibili nella loro pagina Facebook https://www.facebook.com/.

 


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