ASCOLI PICENO – Tanto tuonò che piovve. E i tuoni sono stati quelli che il sindaco di Ascoli Guido Castelli aveva fatto rimbombare dall’Arengo negli ultimi mesi (clicca qui), in merito al ritorno dei rifiuti nella discarica di Relluce, in territorio ascolano ma a ridosso dei confini con Castel di Lama e Appignano del Tronto.
Come preventivabile anche dalla sua più accanita contestatrice, il sindaco di Appignano Sara Moreschini (clicca qui), il Presidente della Provincia Sergio Fabiani ha autorizzato al ritorno dei rifiuti nella discarica del Piceno, anche per assenza di alternative.
“Prendo atto con soddisfazione che il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Fabiani abbia autorizzato il ritorno a Relluce dei rifiuti”: così il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli commenta il decreto del presidente provinciale dopo che l’assemblea dei sindaci Ata aveva concesso il proprio assenso al ritorno dei rifiuti alternativamente a Relluce ed alla Geta per affrontare, per almeno 4/5 mesi, tale emergenza.
“Apprezzo l’operato del presidente Fabiani, coerente con quanto richiesta dall’assemblea dei sindaci – aggiunge Castelli – All’interno del provvedimento vorrei sottolineare l’importante passaggio in cui la Regione chiarisce ancora una volta come Relluce non sia in frana e non presenti instabilità dei versanti, con buona pace di tutti quei pettegolezzi di sindaci a noi vicini che avevano fatto di questa “presunta” instabilità un proprio cavallo di battaglia contro Relluce e Ascoli Servizi Comunali”.

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