ANCONA – Rimozione dell’innesco con un estrattore meccanico a distanza, taglio dell’ordigno nella parte posteriore, detonazione sul posto della porzione tagliata e trasporto del corpo della bomba in cava a Jesi per il brillamento.

Sono le quattro fasi dell’operazione coordinata dalla Prefettura di Ancona che a partire dalle 9 del 20 gennaio i genieri dell’Esercito del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore eseguiranno per rimuovere il residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale rinvenuto nell’ottobre scorso nella zona degli ‘scambietti’ ferroviari tra i quartieri degli Archi e la Stazione. Per garantire l’incolumità delle persone e delle infrastrutture circostanti la Prefettura ha disposto l’evacuazione di 12mila residenti, di quattro quartieri, nel raggio di 800 metri da dove è posizionato l’ordigno.

A quanto riportato da una nota dell’Ansa, si tratta di una bomba d’aereo inglese modello ‘MkIGB’ del peso di 250 libbre (124 chili con dentro fino a 31 chili di alto esplosivo): è in pessime condizioni di conservazione ma ancora attiva e funzionante.

Le operazioni dureranno fino alle 19: qualcuno trascorrerà la giornata altrove, il resto in tre centri di accoglienza, altri sono andati già via ieri o nei giorni precedenti. L’assessore alla protezione civile Stefano Foresi e il comandante della polizia municipale Liliana Rovaldi stanno girando per le strade. L’ultimo treno dovrebbe partire dalla stazione di Ancona, che poi sarà chiusa, alle 8:38.


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