MARIA REGINA DI SCOZIA: Siamo nel 1562 quando Maria Stuarda regina di Francia rimasta vedova di Filippo II, torna nella natia Scozia dove è regina per diritto di nascita. In quel periodo la Scozia era retta da suo fratello che aveva cercato di mantenere la pace con l’Inghilterra. In Inghilterra regna Elisabetta I figlia di Anna Bolena ed Enrico VIII . Tra le due cugine c’è subito acredine ed incomprensione anche dovuta al fatto dei loro consiglieri che non vedono di buon occhio il potere incontrastato delle due donne.

Le divide oltre al modo di governare anche il credo religioso, mentre Maria è cattolica Elisabetta è protestante. Mentre i consiglieri cercano di far sposare in seconde nozze Maria con un nobile uomo voluto e consigliato da Elidabetta, Maria rivendica, a sua cugina, il diritto di diventare anche regina d’Inghilterra per nascita e stirpe. Dopo vari conflitti e complotti per far cadere Maria tornerà sul trono di Scozia suo fratello. Maria dovrà rifugiarsi in Inghilterra e chiedere aiuto ad Elisabetta, ma qui troverà la morte perché accusata di essere la mandante di un complotto contro sua cugina. La regia di Josie Rourke è veloce e piena di colpi di scena, anche se apprezzabile la scenografia ed i costumi è un po’ troppo ramazzata e non rispecchia in pieno la storia, si mette in evidenza un potere femminile ante litteram. Le attrici Saoirse Ronan e Margot Robbie sono nella parte. FILM CHE SI PUÒ PERDERE.

RIDE: Una mattina, mentre fa colazione un ragazzo, chiede alla sua mamma come si vestirà il giorno dopo e se, anche lui, dovrà vestirsi di nero? E perché in una settimana, dalla tragedia, lei non abbia mai pianto? Si scopre subito che il giorno indicato dal ragazzo si svolgeranno i funerali di suo padre, morto in un incidente sul lavoro. Si esamina come l’elaborazione del dolore, della perdita improvvisa di una persona cara, e del lutto verso questi avvenimenti vengono vissute dai quattro personaggi principali. Il ragazzo che, incredulo si finge interpretare il giornalista della telecronaca dell’avvenimento con le interviste del caso; la mamma che non riesce a comprendere a pieno quello che è successo e quegli strani individui che bussano alla sua porta per fare le condoglianze, ma in realtà, per parlare dei loro problemi; suo cognato, il fratello del morto, che vorrà l’affetto e la considerazione degli altri, tramite questa tragedia; il padre del morto che non saprà capire e valutare la tragedia e quanto successo finché non verrà portato a vedere il cadabere del figlio.

La regia di Valerio Mastrandrea non riesce fino in fondo a dare credibilità ed impatto agli argomenti trattati, un po’ per i dialoghi un po’ per le scene, comunque apprezzabile prima prova da regista di Mastrandrea.Gli attori Chiara Martegiani, Renato Carpentieri, Stefano Dionisi, Milena Vikotic e il ragazzo sono nella parte. FILM CHE SI PUÒ VEDERE.

L’AGENZIA DEI BUGIARDI: Lo slogan “ Meglio una bella bugia che una brutta verità” o “Sos alibi”, l’agenzia mette a disposizione dei clienti ogni tipo di alibi per nascondere le proprie malefatte alle mogli, alle amanti, ai datori di lavoro ecc.. L’agenzia è retta da un uomo affascinante di nome Fred, Diego è l’esperto di varie tecnologie, come girare filmati falsi e soprattutto inventare identità e lavori non veri, Paolo un apprendista tuttofare che ha un piccolo difetto è narcolettico.

Tutto procede bene, si ha molto lavoro, si guadagna, fino a quando il responsabile Fred si innamora di una donna avvocato che è anche paladina dei diritti e contesta ogni tipo di falsità. I problemi nascono quando questa ragazza fa conoscere ai suoi genitori il suo Fred e si scopre, che il padre, aveva fatto richiesta di aiuto per nascondere i suoi tradimenti proprio all’ agenzia di Fred. La regia di Wolfango de Biasi è piena di ritmo veloce con nuove trovate e battute, e ci fa, riappacificare con un tipo di commedia all’italiana, film gradevole e a tratti divertente. Film remake di un film francese del 2017. Gli attori Giampaolo Morelli, Massimo Ghini, Alessandra Mastronsrdi, Varla Sognoris, Paolo Ruffini ed altri sono molto attendibili nelle loro interpretazioni. FILM CHE SI PUÒ VEDERE.

UNA NOTTE DI 12 ANNI: Siamo in Uruguay nel 1973 una dittatura militare ha schiacciato sul nascere tiepidi momenti di democrazia e ora si è imposta il compito di sconfiggere ed uccidere gli ultimi guerriglieri del gruppo dei “Tupamaros”. Una notte di settembre di quell’anno gli ultimi guerriglieri imprigionati vengono prelevati con la forza e presi in ostaggio dai militari, i quali, non vogliono ucciderli ma minarli nel corpo e nella mente, quasi uccidendoli di fatto ma mantenendoli in vita. Di loro ne rimarranno solo tre che dopo una lunga e durissima prigionia durata ben 12 anni ritorneranno liberi e salvi e governeranno l’Uruguay.

Il film parla e descrive con immagini crude, reali di vita vissuta i tormenti, gli abbandoni, gli smarrimenti, le privazioni, la fame, la crudeltà con cui questi uomini furono trattati senza un minimo di umanità se non quella imposta per le visite degli ispettori della Croce Rossa. La regia di Alvaro Brechner è cruda, reale ed attenta a mostrarci il dramma è la disumanità vissuta da questi uomini che seppero in qualunque modo resistere e combattere. Film politico, molto emozionante che ci ricorda tutti i colpi di stato militari avvenuti in America Latina negli ultimi anni del secolo scorso. Gli attori sconosciuti al pubblico italiano sono molto bravi nelle loro interpretazioni. FILM DA NON PERDERE. 


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