ASCOLI PICENO – “La priorità è concedere l’autonomia alle regioni più ricche come Lombardia, Veneto ed Emilia”: questo scrivono i disoccupati piceni in merito alla situazione attuale del Paese e all’attività dei parlamentari con particolare riferimento a quelli piceni.

“Crescita in calo, i dati Istat, parlano di un Paese è in recessione. Per la nostra provincia, la situazione è anche peggiore, per la mancanza d’infrastrutture. La parola, ma soprattutto il concetto di “piano di sviluppo”, è sparito dal lessico dei nostri Parlamentari. La priorità è concedere, l’autonomia alle Regioni più ricche come Lombardia, Veneto e Emilia. Questa scelta, in questo momento in cui il peggioramento della depressione economica si acuisce, ci sembra, inopportuna, e se aggiungiamo il contemporaneo tentativo di ridurre di circa il 40 % il numero dei nostri Parlamentari, la situazione è ancora più allarmante” scrivono.

“Il taglio dei Parlamentari, già discusso e votato questa settimana al Senato, è stato giustificato con il solito pretesto del risparmio. Se fosse realmente, il risparmio, il vero motivo del taglio, allora sarebbe sufficiente ridurre lo stipendio e soprattutto le spese onerose per le consulenze sostenute dai nostri onorevoli. Meglio, ancora sarebbe, dare attuazione alla famosa “Spending Rewiew”, per migliorare l’efficienza e ridurre i sprechi della pubblica amministrazione” continua la nota.

“In ogni caso, la nostra “democrazia rappresentativa”, non ha prezzo. La proposta di riforma Costituzionale, che mira alla riduzione di 345 parlamentari, significa sostanzialmente togliere la rappresentanza ai piccoli territori, in questo modo, le provincie con meno di 150 mila abitanti, con molta probabilità, avranno un solo rappresentante in Parlamento. Se consideriamo, è già, molto difficoltoso, pur essendo il Piceno, territorio terremotato e dichiarato area di crisi complessa industriale, incontrare e trovare un confronto con gli attuali Parlamentari eletti a Roma. In futuro per noi abitanti residenti in piccoli territori, come le provincie di Ascoli e Fermo non avrà più senso votare” scrivono.

“Lunedì 25 febbraio, presso la sala della Bocciofila, di Stella di Monsampolo, in piazza Bachelet, il gruppo “Disoccupati Piceni”, organizza una assemblea pubblica, per presentare proposte e nuove iniziative per affrontare, la difficile tematica, del disaggio sociale delle generazioni nate negli anni 60, 70, e 80. Il gruppo “Disoccupati piceni” è sempre a disposizione per dare soluzioni. Per informazioni, chiamare o inviare un messaggio, al numero WhatsApp 334 7555 410” concludono.


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