ASCOLI PICENO – Tornano le recensioni di Gianluigi Ferretti sui film da vedere al cinema in questo fine settimana nel Piceno. Buona lettura e buona visione.

IL CORRIERE/THE MULE Film tratto da una storia vera, Si racconta di un anziano signore che per tutta la vita aveva coltivato fiori che sfiorivano e morivano in una giornata. Per questa sua attività era costretto a viaggiare molto per i vari stati dell’America e non era quasi mai presente a casa, trascurando così, i suoi affetti più cari e non dedicando loro molto tempo. Ormai solo, perché la moglie lo ha lasciato e sua figlia non gli parla più da molti anni, è pieno di debiti è costretto a vendere tutto e chiudere l’attività. Visto la sua attitudine a viaggiare gli viene proposto di fare il “corriere” per un potente trafficante di droga messicano e così, guadagnare abbastanza per poter aiutare anche gli altri. Dopo vari viaggio, viene intercettato è fermato da agenti di un nucleo di polizia antidroga, che gli trovano la macchina carica di drogato e per questo motivo arrestato. Avrà modo in questo periodo di recuperare i suoi affetti più cari. La regia di Clint Eastwood è accurata precisa e attenta a mettere in evidenza la visione delle vita, di questa persona anziana, nello scorrere del tempo con rassegnata malinconia cercando di recuperare gli affetti che sono mancati, ma nel contempo, con la voglia di portare avanti i suoi pensieri e il suo modo di essere conservatore che lo hanno sempre contraddistinto. Clint Eastwood che è anche attore, ci offre una Interpretazione molto sentita, di un uomo rassegnato allo scorrere del tempo, con struggente partecipazione, forse, come per congedarsi dal suo pubblico; l’altro attore Bradley Cooper è bravo nella sua parte. FILM DA NON PERDERE

LE NOSTRE BATTAGLIE Si parla di vivere quotidiano con tutte le sue problematiche e i suoi dolori. Un caporeparto di una società multinazionale di spedizioni, svolge il suo lavoro in modo giusto, e cerca, di aiutare e stare vicino agli altri perché svolge anche il ruolo di sindacalista. Ha una moglie che lavora come commessa in un negozio di abbigliamento e ha due figli. Dopo vari anni di matrimonio, un po’ per il lavoro, un po’ per il suo impegno sindacale, non riesce a capire che la moglie non è in grado di reggere il ritmo del vivere quotidiano e di educare i figli. Rimasto solo, cerca in tutti i modi di stare vicino si figli e di farli crescere nel miglior modo possibile, non facendo loro pesare lo stato di frustrazione e di abbandono con cui deve fare i conti e soprattutto i pensieri che gli procura il lavoro. Alla fine riuscirà a trovare con i figli l’affetto e la comprensione, e sul lavoro, non rinuncerà ai suoi ideali. La regia di Guillaume Sanez è cruda ed asciutta, tutta immersa nella realtà del vivere quotidiano e dei suoi problemi senza nessuna pietà, ma alla fine con un po’ di speranza. L’attore Romain Duris è molto bravo nel ruolo del padre, duro ostinato ma umano, molto bravi sono i due bambini. FILM DA NON PERDERE

LA DONNA ELETTRICA È la storia di una donna cinquantenne di nome Halla che ha una vita apparentemente normale e anonima, facendo la direttrice di un coro, ma, dietro questa sua insospettabile facciata, è una ecoterrorista che con attentati e manomissioni agli impianti, cerca in tutti i modi di salvaguardare il suo paese, l’Islanda, dalle multinazionali che stanno mettendo a rischio e repentaglio la vita delle persone e la sua amata terra. Questa sua ostinata e giusta convinzione verrà meno, quando, dopo quattro anni dalla richiesta di adozione, perché dovrà affrontare con tutte le angoscia e i problemi l’idea di diventare mamma. La regia di Benedikt Erlingsson si può dividere in due momenti, il primo si incentra sugli atti dimostrativi che la donna compie con estrema precisione e persistenza senza preoccuparsi dei problemi e di quello che potrà causare agli altri, il secondo più intimo quando si insinuerà nella sua coscienza i dubbi di poter essere una buona madre. L’attrice principale poco conosciuta dal pubblico italiano è brava nella sua interpretazione. FILM DA VEDERE


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