ASCOLI PICENO – L’Ascoli incassa la seconda sconfitta casalinga consecutiva. Al Del Duca, finisce 4-2 per la Salernitana. Partono bene i bianconeri che trovano il vantaggio con Ninkovic; poi, però, il blackout: in poco meno di 30′ il Picchio incassa tre reti che compromettono la gara. La riapre il subentrato Beretta, ad inizio ripresa; ma, in pieno recupero, dopo l’espulsione di Ganz, Jallow la chiude definitivamente.

PAGELLE

MILINKOVIC-SAVIC 5,5 – All’esordio con la casacca dell’Ascoli, se non si contano i 30” di Lecce. A conti fatti, non ha grandi colpe su nessuno dei quattro gol subiti, causati dalle distrazioni dei suoi difensori. Per il resto, tuttavia, non sembra troppo sicuro e preciso negli interventi, come, ad esempio, quando si fa sfuggire il pallone su una facile presa.

LAVERONE 5 – Prova a spingere con discreta costanza sulla fascia destra, arrivando spesso anche al cross; tuttavia, non riesce mai a trovare dei traversoni realmente precisi e pericolosi. In fase difensiva, invece, gioca una gara in continuo affanno, come tutta la retroguardia bianconera, d’altronde. CAJIAR (dall’87’) – Spiccioli di gara nei quali non può mostrare le sue qualità.

BROSCO 4,5 – Fin qui era stato sempre tra i migliori, senza mai commettere reali sbavature; oggi ne compie una molto grave, sbagliando un intervento in area di rigore, in modo piuttosto goffo e scoordinato, e regalando, così, a Calaiò il gol del 1-1. Si riprende parzialmente, fornendo l’assist a Beretta in occasione del 2-3; consolazione minima che non riscatta quella che, senza timori di smentita, è la sua peggiore prestazione in bianconero.

PADELLA 4,5 – Leggermente meglio di Brosco, ma, in ogni caso, siamo ben lontani da una prestazione che possa anche solo essere un’insufficienza non grave. Nella ripresa, poi, si fa sopraffare dal nervosismo e rischia, a più riprese, di farsi espellere per comportamenti disciplinari piuttosto censurabili. Nel finale, infine, un suo fallace intervento in scivolata spalanca la strada a Jallow, per il 2-4 finale.

D’ELIA 5,5 – Partita a due facce: piuttosto bene in fase di spinta, dove arriva al cross pericoloso in più di una circostanza; malissimo, soprattutto nella prima frazione di gara, in difesa. Casasola, infatti, trova, più volte, vita piuttosto facile contro di lui da quella parte, risultando nel primo tempo il giocatore più pericoloso della Salernitana.

CAVION 5 – Irriconoscibile. Sembra mancargli completamente quella freschezza atletica e quel dinamismo che tante volte hanno caratterizzato le sue prestazioni. Oggi, difatti, è meno dell’ombra di se stesso: arriva quasi sempre in ritardo sulle seconde palle e commette tantissimi errori tecnici, anche piuttosto banali.

INIGUEZ 4,5 – Esordio da dimenticare al più presto. Troppo leggero fisicamente per stanziare davanti alla difesa, viene, difatti, surclassato dalla fisicità e dalle incursioni dei giocatori della Salernitana. A questo, vanno aggiunti anche tanti passaggi sbagliati che hanno rischiato di creare sanguinosi pericoli alla retroguardia bianconera. Esce a fine primo tempo. ADDAE (dal 46′) 5,5 – Leggermente meglio di Iniguez, ma cade, come al suo solito, in un eccessivo nervosismo che non produce nulla di buono.

FRATTESI 6 – In occasione del vantaggio lampo dei bianconeri, è lui a recuperare il pallone sulla trequarti e a fornire l’assist. Tanti strappi molto interessanti, soprattutto nel primo tempo, che mettono in mostra tutte le sue qualità. Meno bene, invece, in fase di contenimento, dove dimostra più difficoltà del solito a rincorrere gli avversari.

NINKOVIC 6,5 (IL MIGLIORE) – A volte intermittente, come ormai da tradizione, ma è – come altrettanto da tradizione – il faro della squadra, la quale si accende ogni qualvolta dai suoi piedi esca qualche pallone interessante. Trova un bel gol con un’ottima girata spalle alla porta e, poi colpisce anche un palo. Purtroppo è tutto inutile.

CICIRETTI 5 – Indolente. Tocca pochissimi palloni, non riuscendo mai a essere nel vivo del gioco, cosa che viene, evidentemente, pretesa da uno con le sue caratteristiche. Va detto che spesso è anche servito male dai compagni, i quali gli danno spesso palloni sporchi e alti, incontrollabili per uno della sua statura. BERETTA (dal 46′) 6,5 – Entra e segna al primo pallone toccato: una facilità nel realizzare che non sembrava essergli familiare. Ha il grande merito, inoltre, di rianimare l’attacco bianconero.

GANZ 5 – Cerca di farsi vedere, provando a fornire dei buoni movimenti per combinare con i compagni. Le intenzioni sono delle migliori e, qualche volta, riesce anche a smarcarsi bene; purtroppo manca di incisività davanti al portiere. Poi, l’ingenuissima espulsione che, di fatto, chiude la partita e condanna l’Ascoli alla seconda sconfitta casalinga consecutiva.

 

VIVARINI 5 – La prima cosa che inevitabilmente è saltata all’occhio nel primo tempo, è stata la totale superiorità del centrocampo della Salernitana. Qui le colpe vanno imputate a lui: troppo leggeri i tre interpreti scelti per giocare sulla mediana. Prova a riprendersi nella ripresa, modificando un paio di giocatori e, effettivamente, la squadra gira meglio e sfiora una rimonta, che forse avrebbe anche meritato. Quella prima parte di gara, figlia forse anche delle tre settimane di stop, purtroppo ha inevitabilmente compromesso la gara.

 


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