ANCONA – Di seguito la risposta dell’assessore al Turismo della Regione Marche, Moreno Pieroni, alle dichiarazioni dell’onorevole Patrizia Terzoni del Movimento Cinque Stelle in merito alla destinazione dei fondi europei del terremoto verso iniziative turistiche fuori dal cratere sismico e precisamente nel Pesarese.

“La nostra è una politica seria, coerente e puntuale. La programmazione dei nostri interventi è sempre stata conforme agli orientamenti dell’Unione Europea e finalizzata all’unico esclusivo interesse delle aree colpite dal sisma che non abbiamo mai considerato un lembo a parte del territorio regionale, ma realtà potenzialmente ricche ed operose.

Il tentativo di alimentare il rancore e la rabbia delle popolazioni dell’area del sisma, già provate da lunghi mesi di sofferenze, facendo un uso strumentale e politico di informazioni date a senso unico, senza contraddittorio né diritto di replica, non aiuta certamente i territori, né tanto meno gli operatori economici che progressivamente stanno ripartendo con le loro attività.

Come sostengono le stesse associazioni di categoria, credo sia giunta l’ora di dire basta, a queste strumentalizzazioni spesso condotte con l’unico vero scopo di sostenere battaglie politiche di parte, come successo, ad esempio, per il sostegno dato dalla Regione Marche per la promozione e la valorizzazione del circuito dei Mercatini di Natale del pesarese, intervento interamente finanziato nel 2018 con i fondi regionali e riproposto anche per il 2019 con le stesse modalità. Una vera e propria “bufala” presentata come scoop giornalistico, incredibile.

In questi due ultimi anni, nei settori di mia specifica competenza (il turismo e la cultura), abbiamo attuato una politica seria, coerente e puntuale. La programmazione degli interventi, così come concepita e condivisa con il territorio nella fase di elaborazione delle strategie di marketing, è stata coerente e conforme agli orientamenti dell’Unione Europea e finalizzata all’unico esclusivo interesse delle aree colpite, che non abbiamo mai considerato un lembo a parte del territorio regionale, ma realtà potenzialmente ricche ed operose, che superato il periodo di difficoltà potranno proporsi come destinazioni fortemente attrattive per un tipo di turismo nuovo, diverso da quello che è stato fino a ieri nelle Marche, legato quasi esclusivamente alla destinazione del mare.

E’ evidente che il sisma abbia provocato una frattura del tessuto socio-economico di un territorio che  presentava situazioni di crisi profonda e di persistente disagio e difficoltà già da prima. L’obiettivo costante del Governo regionale, sia sui mercati esteri che su quello italiano, confortato anche da pareri di autorevoli tecnici di chiara fama nazionale ed internazionale (Ejarque, Giaccardi, Bonomi), è stato quello di riposizionare il brand Marche, concependo la nostra regione, nel suo insieme, come una nuova  destinazione per un turismo, non di massa, ma esigente, con possibilità economiche medio-alte, capace di apprezzare l’offerta di realtà particolarmente vocate all’ospitalità ed al buon vivere, caratterizzata da una ricchezza artistica, culturale ed ambientale diffusa e distribuita in ogni dove.

L’investimento compiuto sul marketing per la destinazione Marche porterà ad una rinascita di questi territori e darà una risposta concreta al primo grande bisogno della ricostruzione e della rinascita: quello di dare lavoro e prospettive, specie ai giovani, che restano fortemente legati alla loro terra natia. Per queste ragioni, oltre all’investimento sul brand di destinazione, abbiamo voluto sostenere altri investimenti importanti, strutturali e con ricadute permanenti, quali la riqualificazione delle strutture ricettive (stanziando 8 milioni di euro, utilizzati solo 6,5), potenziato i servizi di accoglienza, sostenuto la nascita di realtà del territorio come Ma.Ma. (per il maceratese), la Marca Fermana per il fermano, incentivato progetti come il cluster del bike con i suoi percorsi prevalentemente localizzati in area del sisma ed ispirati ai tre cerchi del Paradiso di Pistoletto, dato attuazione al progetto dei Cammini Lauretani e Francescano ed al grande progetto delle ciclovie turistiche, che nell’ottica dello sviluppo del turismo outdoor dovrebbe portare i flussi turistici dal mare alla montagna.

Mi riserverò nei prossimi giorni di fornire un elenco dettagliato dell’attività promozionali e di valorizzazione condotte a sostegno dei territori a riprova della ingente quantità di lavoro che è stata fatta per i territori. Questo becero accanimento sulle attività di promozione svolte nel settore del turismo e della cultura, alimentano un clima di sfiducia che specie le popolazioni e le attività dell’area del cratere non meritano, minando la credibilità delle Istituzioni ed il grande lavoro che si sta portando avanti, che viene riconosciuto da tutti in Italia, ad eccezione di alcune testate online locali, che speculano sulla emotività del momento e sulla ancor fragile consistenza del sistema, evidentemente per ben altri scopi di chiara natura politica.

Spero che qualcuno di questi si ravveda e trasformi le polemiche in reale diritto di critica, che se condotta in modo obiettivo e corretto, rappresenta pur sempre uno stimolo ed un momento di grande democrazia e di libertà. Lungi da me fare lezioni di etica e di morale, ma la situazione è ancora grave e richiede un livello di partecipazione responsabile di tutti, nessuno escluso, mentre le polemiche minano la credibilità stessa del sistema e condizionano in negativo le prospettive di crescita e di ripresa future.

Ed è con questo spirito che chiedo alle testate locali che sono state polemiche verso la Regione di porre fine a questo modo di agire e di relazionarsi, disposto a sedermi attorno ad un tavolo e ad aprire un confronto (o meglio ancora un dialogo) con loro nell’unico esclusivo interesse della gente e delle comunità amministrate”.


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