ANCONA-  Presentato il bilancio preventivo 2019: 11,6 milioni per le imprese ha parlato di “bilancio storico e degno di una grande Camera di commercio” il Presidente dell’ente camerale delle Marche, Gino Sabatini, presentando ieri mattina gli interventi e le risorse che saranno a disposizione del sistema economico regionale per il 2019: circa 11,6 milioni di euro, il 23,7% in più rispetto a quanto destinato lo scorso anno dalle cinque Camere provinciali.

“Il nostro bilancio non poteva essere e non è la sommatoria dei bilanci dei cinque enti provinciali, non è neanche la sommatoria di tante piccole istanze – ha aggiunto Sabatini –abbiamo ragionato avendo in testa una strategia trasversale, e non settoriale, e guardando a tutte le Marche”.

A poco più di tre mesi dalla nascita della quinta Camera di commercio più grande d’Italia (con 208 mila imprese iscritte), il documento economico “ci fa uscire da una fase provvisoria e ci mette in condizione di avviare sia un’azione di sostegno concreto e immediato all’economia regionale, sia di consolidare la fase di fondazione del nuovo ente”.

Gli interventi economici a destinazione non vincolata ammontano complessivamente a 7,7 milioni (+66%) e destinano – tra gli altri – 1,550 milioni all’internazionalizzazione, 1 milioni a sviluppo, investimenti e credito, altrettanti a progetti di affiancamento alle aree di crisi complessa e per le iniziative di sviluppo; le azioni del 2019, inoltre, prevedono una spesa di 700 mila euro a sostegno delle imprese dell’area del cratere.

“Abbiamo tenuto conto della piccola dimensione delle nostre aziende, che per il 97% ha meno di 50 addetti – ha sottolineato Sabatini – e della debole crescita dell’economia regionale, che sembra allontanarsi dal trend delle regioni del Nord e avvicinarsi alle regioni più lente del Sud Italia. E per queste ragioni, su due priorità in particolare, internazionalizzazione e riduzione del costo del denaro, si partirà immediatamente con i bandi aperti alla totalità delle aziende”.

“Giunta e consiglio hanno lavorato su sistema di interventi non settoriali – spiegato il Vicepresidente, Salvatore Giordano – perché avremmo creato uno squilibrio tra situazioni analoghe, rischiando l’iniquità. Le risorse a bando sono a disposizione di tutto il sistema imprenditoriale e ci piacerebbe veder nascere forme di aggregazione tra imprese, anche a livello intersettoriale. Aggregazione come idea di un progetto comune, partito con una scelta lungimirante all’interno del sistema camerale, che vuol essere promotore instancabile di altre iniziative analoghe di cambiamento, per favorire la crescita delle imprese, attraverso la ricerca costante dell’innovazione”.

Significativo anche l’investimento per turismo, agroalimentare e valorizzazione del territorio che ammonta complessivamente a 1,5 milioni.
Commenta Massimiliano Polacco, componente della Giunta camerale con delega al Turismo: “La Camera unica rappresenta una grande occasione per il comparto e la nostra azione si svilupperà in due direzioni: da un parte la valorizzazione dell’identità dei territori con un occhio di riguardo al patrimonio culturale e dall’altra l’approccio al mercato turistico come sistema compatto seppure forte di proprie specificità”.

Ci sono in bilancio 7,7 milioni per le iniziative economiche” ha spiegato il Segretario Generale ff Fabrizio Schiavoni “oltre a 2,5 milioni destinati all’attività delle Aziende Speciali e 1,4 milioni per progetti legati alle imprese delle province di Ancona, Macerata e Fermo, e che derivano dall’aumento del diritto annuale deciso dalla precedenti camere per i relativi territori su progetti ministeriali. Si sta mantenendo, e ancora si potrà migliorare, il processo virtuoso di contenimento dei costi di funzionamento”

Degli 11,6 milioni, 900 mila euro sono risorse messe a disposizione dalla Regione Marche: si tratta della prima delle tre tranche annuali, per complessivi 4,7 milioni. “Vogliamo lavorare in accordo e sinergia con Palazzo Raffaello – ha concluso Sabatini – nella convinzione che, anche con il contributo delle nostre Università, dei Centri di ricerca e delle Associazioni di categoria, riusciremo ad orientare lo sviluppo anche sul fronte dell’ innovazione e delle nuove tecnologie digitali”.


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