di Annalea Vallesi

ASCOLI PICENO – I professori della scuola di Architettura e Design di Camerino hanno incontrato ad Ascoli i ragazzi della scuola media “San Giovanni Bosco” di Castignano per parlare di riciclo e di eco-progettualità presso la sede universitaria della Facoltà di Architettura.

Il prof. Luca Bradini ha spiegato ai ragazzi che l’ecodesign è una attività professionale che raccoglie la sfida di capire come riciclare e reinventare un prodotto o parte di esso per renderlo funzionale ed espressivo.

Ogni volta che abbiamo a che fare con un prodotto occorre farsi alcune domande per capire se è veramente sostenibile: in quanto tempo si biodegrada un prodotto? Inoltre, questo prodotto mentre si degrada inquina l’ambiente? E’ ecocompatibile? Se un prodotto, ad esempio, per essere riutilizzato comporta grande spesa di energia e denaro, si può affermare che non è eco compatibile. Conviene allora riciclarlo più che riutilizzarlo.

L’eco progettista re-immagina e rende ecocompatibili gli oggetti, ma non solo. Questo professionista deve anche pensare a come ridurre l’uso di materiali in un prodotto, per creare meno imballaggio e dunque meno rifiuto, e meno consumo di energia. In sostanza, deve capire come sottrarre materiali dannosi. L’eco-designer deve osservare la natura e usarla come fonte di ispirazione per realizzare gli oggetti nel modo migliore possibile dal punto di vista della funzionalità e della sostenibilità: questo processo progettuale e costruttivo si chiama biomimesi.

Il prof. Nazzareno Viviani ha introdotto il tema della bioedilizia e del suo rapporto con l’ambiente, con un focus sulle tematiche dell’architettura sostenibile. In architettura, la sostenibilità ambientale dipende dalla tecnologia e dal sistema ambientale. Tra le strategie progettuali per l’eco-efficienza, il professore ha indicato la riduzione dei consumi di risorse materiali ed energetiche; la capacità di garantire le stesse prestazioni in termini di comfort e salubrità riducendo inquinamento e rifiuti.

Il professor Viviani ha parlato anche della progettazione passiva di un edificio, nella quale occorre tenere conto delle variabili bioclimatiche. In questo modo, con una progettazione che permette di sfruttare al meglio sole e vento, per esempio, si useranno al minimo impianti come il condizionatore o il riscaldamento.

Nell’architettura di oggi è fondamentale capire come progettare edifici ecosostenibili e come intervenire sugli edifici non sostenibili.
Secondo il Sindaco Fabio Polini, spiegare agli alunni delle nostre scuole cosa l’uomo sta facendo nei confronti del proprio ambiente, cioè come lo sta degradando, e come invece dovrebbe preservarlo, equivale a formare una società che un domani si prenderà cura del proprio habitat e ne diventerà un custode attento.

Questo percorso formativo dopo Castignano, continuerà venerdì 1° marzo con i ragazzi delle scuole di Grottammare che, dopo aver ascoltato Marta Macrillanti, responsabile del progetto Ambiente Bene Comune per Marche a rifiuti zero, verranno sollecitati a compiere azioni concrete per dimostrare quanto cambiare anche di poco le proprie abitudini possa essere importante per contribuire a ridurre l’impatto ambientale.


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