MONSAMPOLO DEL TRONTO – Massimo Narcisi pronto alla sfida delle elezioni comunali di Monsampolo. Segui la diretta con inizio alle 11.30 circa. Con lui gli ex consiglieri Matteo Scarpetti e Riccardo Gagliardi. Più tardi diretta integrale video della conferenza.

Massimo Narcisi: Cerchiamo di spiegare le ragioni che ci hanno portato alle dimissioni del 28 novembre, anche alla luce di quello che viene detto e non ci fa piacere. La nostra scelta è stata sofferta anche se qualcuno dice che è stato un calcolo elettorale, uno sgambetto. Ma noi sappiamo che era l’unica cosa da fare perché l’amministrazione aveva perso la bussola.

Quando i nodi sono arrivati al pettine la popolazione ha ricevuto informazioni incomplete e distorte. Si dice in giro che noi tre non volevamo mettere a norma l’impianto e ci si dà la colpa di aver voluto bloccare l’operazione. Non è vero. Siamo stati i primi a dire che dovevamo intervenire.

Lo scontro è stato nella modalità di come attuare l’intervento, l’ex sindaco spingeva per affidarsi ad una ditta terza noi invece eravamo convinti che spendendo circa 400 mila euro e coi risparmi dei led e al contributo del Bim Tronto avremmo ridotto i costi senza vincolare l’amministrazione per i prossimi 20 anni. Quindi senza aumentare la Tasi e il canone annuo sulla pubblica illuminazione. Ci abbiamo ragionato in tutti i modi spiegando che dovevamo fare gli interessi della cittadinanza e non di qualche ditta privata.

Matteo Scarpetti: Ne abbiamo parlato dal 2015 con una delibera ma con approfondimenti con altri comuni e esperti abbiamo reperito nuove informazioni, ricordando anche lo stanziamento del Bim Tronto di 2,7 milioni di euro per l’efficientamento energetico nei piccoli comuni. L’ex sindaco non ha voluto trattare e ha portato una rottura inevitabile. Noi ci siamo dimessi ma la vera rottura l’ha fatta il sindaco, perché non ha voluto rivedere l’idea del 2015 che non stava in piedi per gli interessi del Comune di Monsampolo. Noi potevamo realizzare questi lavori anche grazie alla vendita delle quote di Gas Tronto.

Questa però è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Noi abbiamo chiesto di tornare in consiglio per discutere di questo argomento ma non è stato possibile e sono state tolte le deleghe all’assessore Gagliardi solo per aver firmato la mozione.

Massimo Narcisi: Nel momento in cui abbiamo chiesto con una mozione che è uno strumento per noi consiglieri comunali, per andare in consiglio, ma non ci è stato permesso e Gagliardi è stato espulso immediatamente dalla giunta, quindi punendo lui e tutti noi tre. Abbiamo preferito dimettersi.

Riccardo Gagliardi: Qui non ci sono vincitori né vinti, abbiamo perso tutti quanti. Brutto quello che è successo ma il nostro atto è stato estremo per salvaguardare gli interessi dei cittadini. Io sono entrato in giunta negli ultimi 70 giorni e una volta firmata la mozione sono stato immediatamente cacciato fuori.

Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica quell’impianto è uno dei più vecchi, io credo che andare contro quella situazione riguardava anche la via dove vivo. Dispiace soprattutto che siamo partiti come un gruppo giovane che ha ancora voglia di rimetterci in gioco, dispiace che nel tempo trascorso ci trovavamo da soli, il sindaco andava avanti per la sua strada così come accaduto con la scuola. Io per il periodo che ero in giunta non si è mai parlato del problema della vulnerabilità sismica delle scuole. Io sono venuto a sapere di questa cosa casualmente da un cittadino, non dal sindaco, e mi ero già dimesso.

Ci sono tante piccole cose che poi nel tempo sono uscite. E’ normale che al momento dell’entrata in comune occorra capire i processi burocratici, ma dopo diversi anni ci sono state dette cose non totalmente vero. C’era mancanza di colloquio e pianificazione politica.

Non è stata la nostra una sfiducia nei confronti del sindaco ma una dimissione di 7 consiglieri comunali, 4 di opposizione e 3 di maggioranza.

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Narcisi: già a giugno del 2018 c’era stato presentato un piano delle opere pubbliche irrealizzabile, come la rotatoria che ha creato problemi. Ci sono stati problemi nell’approvazione del bilancio. Anche per accantonare i soldi per la scuola materna è stato per noi necessario non approvare il bilancio.

Le persone ci chiedono: perché lo avete fatto alla fine del mandato? Poteva avvenire anche prima, noi portavamo avanti il progetto di Uniti verso il Futuro. Anche sulla scuola nessuno della maggioranza né le famiglie sono state informate. L’ex sindaco era un uomo solo al comando, un Marchese del Grillo 2.0.

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L’ex sindaco ha abusato del suo ruolo e della sua posizione. Se volevamo fare una operazione elettorale non l’avremmo fatta a 6 mesi dalla fine del mandato.

Adesso lavoriamo per far capire alla cittadinanza quello che è accaduto. C’è la voglia di metterci a disposizione della nostra comunità, e se ci saranno le condizioni con donne e uomini di buona volontà continuare a dare il nostro umile apporto.

Matteo Scarpetti: Con il nostro progetto il risparmio nelle casse del Comune resterebbero 50-60 mila euro l’anno anche alla luce del contributo del Bim Tronto.

Narcisi: i lavori stimati per Monsampolo era di 400 mila euro, ci siamo rivolti ad esperti che ci hanno detto che certe operazioni sono proprie di grandi comuni o di piccoli comuni che non hanno possibilità di investire. Noi invece avremmo abbassati i costi e anche della Tasi. Non vedevamo la convenienza per il Comune nella scelta dell’ex sindaco.

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